Napoli, rebus rigori: perché ogni volta cambia il tiratore. Tutti i numeri

Il Napoli continua a cambiare rigorista anche nella partita contro la Sampdoria: il motivo e i numeri della rotazione dagli undici metri.

Dopo la prima sconfitta subita contro l’Inter, il Napoli si è rimesso subito in carreggiata tornando subito a vincere in campionato. Nella 17.a giornata di Serie A gli azzurri hanno consolidato il loro primato in classifica battendo 2-0 in trasferta la Sampdoria. Un successo caratterizzato da due rigori a favori, calciati da altrettanti giocatori diversi come ormai tradizione dall’inizio della stagione.

Napoli Rigorista
Napoli, perché cambiano i rigoristi

Nonostante il rigore sbagliato da Politano nei primi minuti, il Napoli è comunque riuscito a portare a casa tre punti da Marassi. Ci ha pensato il solito Osimhen, prima segnando il gol del vantaggio (il decimo in campionato) e poi subendo il fallo da rosso diretto di Rincon. Nella ripresa gli azzurri, in superiorità numerica, hanno gestito il risultato prima di chiudere i conti nel finale con il raddoppio di Elmas.

Una rete arrivata su calcio di rigore, il secondo a favore della partita, e tirato da un altro giocatore. In questo caso era impossibile che ribattesse Politano perché era già stato sostituito ma la rotazione dal dischetto è una costante e ha trovato ancora conferma dalla scelta iniziale. Un fatto curioso che ha iniziato a diventare oggetto di discussione tra i tifosi e anche all’interno della squadra.

Napoli, chi è il rigorista designato? La scelta di Spalletti

Nell’era del VAR sono aumentati i rigori fischiati anche se il protocollo cambia in continuazione e in questa stagione gli arbitri sono meno generosi. Al momento in Serie A ci sono squadre che hanno stanno aspettando di calciarne uno mentre altre, come il Napoli, ne ha già battuti cinque che diventano ben dieci considerando anche la Champions League.

Napoli Rigorista
Napoli, la scelta di Spalletti sui rigori

Un numero importante, segno della filosofia offensiva della squadra di Spalletti che nell’arco di una partita crea numerose occasioni entrando più volte nell’area di rigore avversaria anche per le caratteristiche dei propri giocatori. E’ evidente che gli azzurri siano bravi a conquistarseli, meno però a realizzarli con una percentuale del 70% (sette segnati su dieci totali tentati).

La media non è drammatica ma si può fare meglio dalle prossime volte perché un errore dagli undici metri potrebbe costare caro. Il problema però è il tecnico toscano non saprebbe nemmeno con chi prendersela perché non c’è una gerarchia fissa e ogni volta è una sorpresa chi va a calciare. E’ lo stesso allenatore ad aver deciso di gestire la cosa in questa maniera anche se potrebbe rischiare di pentirsene.

Le percentuali su rigore: c’è una sorpresa

La stranezza infatti è che si sono susseguiti ben sei calciatori diversi senza dare punti di riferimento all’avversario ma creando un po’ di confusione anche all’interno dello spogliatoio. Quelli ad averne calciati più di uno sono Matteo Politano (due su tre) e Piotr Zielinski (uno su due) mentre Kvaratskhelia, Elmas e Lozano ne hanno fatto uno su uno a differenza di Osimhen che ha sbagliato l’unico avuto a disposizione.

Un’alternanza concessa da Spalletti che ha dato massima libertà a chi è in campo di mettersi d’accordo, sintomo della fiducia in tutti, ma se spuntano fuori gelosie e qualcuno si arrabbia qualcosa andrà sicuramente rivisto per evitare di complicarsi le cose da soli.

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