Gareth Bale è pronto a cambiare vita. Lo rende noto lo stesso centravanti gallese con una breve nota: “Ringrazio tutti i miei ex club”.
Gareth Bale si ritira dal calcio professionistico. L’attaccante gallese arriva a prendere una decisione sofferta, ma necessaria. I campanelli d’allarme si erano già visti in Qatar: il centravanti ha fatto il massimo, ma il fisico non può più reggere certi ritmi. Soprattutto certe pressioni. L’ex Real Madrid è stato al centro di una disavventura proprio mentre era in Qatar. Lui impegnato al Mondiale e la famiglia, altrove, vittima di un raggiro. Tentata rapina, senza conseguenze gravi. In special modo per la zia Emma per cui si è temuto il peggio. Tutto è bene quel che finisce bene.
Quindi Bale, ora, può pensare serenamente ad altro. Uscire di scena non è mai facile. Al punto che l’attaccante ha anche pensato di trascinare il Galles ancora per un po’. Almeno fino alla prossima competizione: un Europeo che fa gola a molti, ma ha preferito dire basta. Massimo riserbo su cosa farà: rende noto – come riportano anche i canali ufficiali di Fabrizio Romano – d’esser pronto per una nuova fase. Vietato al momento sapere in cosa e come si reinventerà.
Quello che lascia è sicuramente un patrimonio profondo ed importante. La volontà è quella, in ogni caso, di lasciare un segno anche una volta appesi gli scarpini al chiodo. Molte le attività in cui potrebbe dire la sua, lungimirante anche dal punto di vista degli investimenti. Numerose le imprese in cui ha messo la faccia e non solo, ma Bale non si accontenta di essere un semplice gestore. Non rinuncia ad essere protagonista: in prima linea sempre, anche se le linee non saranno più sul rettangolo verde.
Una carriera, la sua, costellata di riconoscimenti e soddisfazioni non solo con la Nazionale gallese. Da qui l’esigenza di ringraziare tutte le compagini che hanno avuto l’opportunità di averlo in squadra. Piede chirurgico sotto porta, talento sopraffino in mezzo al campo. Un vero e proprio metronomo nei momenti di difficoltà. Gli equilibri della squadra passavano dalle sue giornate: unico neo, forse, l’essere profondamente umorale. Come nell’ultima fase a Madrid. Oltre ai Galacticos, dove comunque ha dato vita a un ciclo vincente, molto bene ha fatto con Southampton e Tottenham.
Ha onorato al meglio anche l’ultima parentesi con il Los Angeles FC. Ora, però, è tempo di un nuovo capitolo. Ugualmente entusiasmante, ma meno avvincente per chi era abituato a vederlo gonfiare la rete. Magari regalerà un altro tipo di emozioni, l’ultima parola al tempo. D’ora in poi l’unica variabile a fare la differenza tra passato e presente, con un’occhiata – timida e curiosa – verso il futuro.
Il suo palmares parla chiaro: una Coppa di Lega Inglese, una Coppa di Spagna, 3 campionati spagnoli, 3 Supercoppe di Spagna, un campionato MLS, 5 Champions League, 3 Supercoppa Uefa e ben 4 Campionati del Mondo per Club. Non si è fatto mancare nulla, ma anche così trovare il tempo per scrivere la parola fine risulta egualmente difficile. L’esperienza americana l’ha prosciugato fisicamente ed emotivamente. Forse non c’era davvero altra soluzione. Al netto di tutto, resta la consapevolezza di aver salutato senza rimpianti. Pronto – davvero – a guardare oltre. Anche se una sbirciatina al campo la darà ancora, a dispetto delle necessità.
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