Romagnoli sbotta dopo il pareggio contro l’Empoli. La frenata interna non soddisfa il difensore che parla chiaro: stoccata a Sarri.
Alessio Romagnoli vuol dire Lazio. Ogni parola che proferisce il difensore rispecchia l’identità biancoceleste: parla da capitano pur non essendolo, perché è tifoso e quei colori li sente più di chiunque. Lo dimostra ciò che ha fatto pur di essere a Roma. Dove era già stato tra le fila giallorosse. I biancocelesti stanno facendo un campionato a fasi alterne. Prima della sosta Mondiale avevano trovato un buon ritmo.
La frenata casalinga contro l’Empoli, però, non favorisce serenità: il difensore biancoceleste esprime tutto il proprio rammarico per i due punti persi per strada scagliandosi – con garbo, ma in maniera netta – contro l’allenatore e il suo Sarrismo. “Il nostro gioco è fantastico – afferma – ma ci manca la cattiveria nel chiudere le partite. Dobbiamo migliorare qualche dettaglio”.
L’attacco a Sarri è velato, ma c’è. L’ex Roma non vuole creare dissapori, ma guarda in faccia la realtà. Se Romagnoli parla in questo modo è perchè evidentemente una sorta di rammarico c’è. Altrimenti uno dei “senatori” biancazzurri – non per anzianità ma per attaccamento – non avrebbe fatto un’uscita simile: c’è da lavorare, è vero, ma le parole di Romagnoli sembrano essere una stoccata ai metodi di Sarri.
Qui veniamo al recente passato: l’allenatore biancoceleste, forse più per scuotere gli animi che per alimentare polemiche, ha detto che la squadra deve cambiare atteggiamento. In parte l’ha fatto, ma evidentemente non basta: il rammarico è anche suo, ma la strada da fare è ancora lunga. Sarri – in passato, non troppo lontano – ha parlato di “germe nello spogliatoio” in grado di contaminare il lavoro unanime. Si era anche detto pronto a fare un passo indietro qualora il problema fosse stato lui.
La squadra gli ha fatto capire che non era così, ma se uno come Romagnoli arriva in zona mista e parla di mancanza di cattiveria qualche appunto c’è. Dietro questa velata tirata d’orecchi cosa si cela? Il campionato è lungo, non mancherà occasione per scoprirlo. Intanto partono le frecciatine. Sarri non ha risposto: la possibilità che questa diatriba resti interna c’è, ma la stoccata c’è stata. Sarri non è il tipo che si fa passare la mosca al naso. Romagnoli ha aperto un precedente, vediamo il successivo (commento) cosa riserverà. La “guerra fredda” sembra essere cominciata.
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