L’Inter ha un evidente problema nella fase difensiva come dimostrano i tanti gol subiti: nemmeno il cambio in porta ha risolto le cose.
Dal Napoli al Monza, in pochi giorni si è ribaltato il mondo dell’Inter. Un’altalena di emozioni contrastanti che i tifosi nerazzurri hanno già vissuto in una stagione di alti e bassi. La conferma di una squadra instabile e incapace di dare continuità ai propri risultati, sempre più sconfortanti soprattutto in trasferta.
In casa Inter si è passati dall’esaltazione generale per aver battuto la capolista e apparentemente riacceso i sogni scudetto alla delusione per aver sprecato l’ennesima occasione del proprio campionato. In questo girone d’andata la squadra di Inzaghi ha lasciato tanti punti per strada e nemmeno il cambio portiere in corso d’opera ha risolto i problemi più preoccupanti.
Come guarda caso il numero di gol subiti che è un dato molto allarmante e che deve fare riflettere a lungo. I nerazzurri infatti sono per distacco la peggior difesa delle big di Serie A e anche dell’intera parte sinistra di classifica. Un record negativo e poco invidiabile che sta pesando tantissimo sul proprio cammino.
Inter, allarme in difesa: così lo scudetto è un’utopia
E’ risaputo che storicamente nella maggior parte dei casi la Serie A viene vinta dalla squadra con la miglior difesa. Di sicuro nelle condizioni attuali l’Inter ha poche possibilità di sperare nel tricolore non solo considerando la distanza in termini di punti. Una squadra che subisce 24 gol in 17 partite, nonostante abbia uno dei migliori attacchi, difficilmente va lontano.
Già l’anno scorso ci ha insegnato che l’impostazione del gioco dell’Inter è completamente cambiata con l’addio di Antonio Conte e l’insediamento in panchina di Simone Inzaghi. I nerazzurri giocano sicuramente un calcio più offensivo e divertente con l’inevitabile rischio però di concedere di più agli avversari, anche quelli sulla carta innocui.
Un fatto che si ingigantisce in trasferta, dove la squadra non è mai riuscita a mantenere la porta inviolata sia con Handanovic che con Onana. Nelle gare partite lontano da San Siro sono arrivate ben quattro sconfitte e soprattutto la bellezza di 20 reti subite, la peggior statistica dell’intero campionato.
Alla luce di questi numeri si evince come non fosse soltanto il 38enne sloveno l’unico colpevole della brutta tendenza, ripetuta anche nelle partite successive. Il suo successore ha leggermente una media migliore ma il punto è un altro e non riguarda neanche soltanto il reparto arretrato (che comunque sta facendo peggio a livello individuale) bensì una struttura e filosofia generale poco remunerativa in Italia.