Juventus, Bonucci è alle prese con lo smaltimento dell’infortunio. L’ex Milan, però, può stare tranquillo: il muro bianconero tiene.
Capitano di questa Juventus, ma anche uomo dalle mille risorse. Bonucci non si può dire che non le abbia viste tutte. Alla Continassa, ma anche lontano da Torino, ha sempre dato il massimo pagando la propria intemperanza a caro prezzo: i battibecchi con Allegri, le partite in tribuna, il passaggio al Milan con annesso ritorno sotto la Mole come percorso di espiazione. Un’avventura, quella del difensore bianconero, che somiglia a una favola d’altri tempi con gioie e dolori ma anche tante possibilità.
Ora l’ex rossonero dimostra di essere una colonna portante anche per Mancini: la Nazionale è la sua comfort zone, ma a tenere banco è un’altra cosa. L’infortunio subentrato al rientro dalla sosta natalizia e Mondiale. Anche se gli Azzurri non c’erano il centrale ha pagato dazio: quell’infiammazione al tendine dell’adduttore lungo dà noia. Fastidi più complicati del previsto dato che ora l’uomo non sta giocando.
Juventus, Bonucci a riposo: la difesa funziona anche senza di lui
La difesa a tre di Allegri, però, funziona lo stesso. Il gioco non è entusiasmante come un tempo, ma le retrovie tengono bene. 12 clean sheet su 17 gare. Un numero incoraggiante che esalta anche gli altri difensori. Il capitano bianconero può dormire sonni tranquilli. Non troppo, perchè poi dovrà rientrare e – se la concorrenza è spietata – gli stimoli debbono essere maggiori. Le possibilità non mancano, ma Allegri sembra aver trovato la quadra. Nelle prossime settimane si saprà qualcosa in più, ma i colleghi rispondono al meglio. Basti pensare che Rugani è attratto dalle sirene di mercato: “Mi fa piacere essere cercato”, sottolinea. Ciascuno lavora al meglio e senza pressione, perchè aspettare va bene. Dormire sugli allori no.
I numeri di Bonucci parlano chiaro: nel 2022-2023 ha collezionato 9 presenze, 6 delle quali è partito da titolare su un totale di 16 partite disputate subentrando per 3 volte. L’ultima partita in cui il difensore ha giocato 90 minuti risale al 10 novembre scorso. Altra vittoria per 1-0 contro l’Hellas Verona. Nell’anno in corso, inoltre, una sola è la rete segnata. Il suo compito è un altro – e si è capito – la Juventus lo aspetta, ma senza fretta. I meccanismi ci sono e la difesa risponde al meglio. Discorso diverso per l’attacco – con Di Maria e Pogba che sono due aspetti fondamentali da chiarire – ma non si può avere tutto. La muraglia bianconera non crolla ed è un ottimo punto – a parte gli ultimi tre conquistati e fanno 8 successi di fila – da cui ripartire.