Gianluca Vialli, dal campo alla panchina e infine la malattia: le 5 frasi più iconiche

Gianluca Vialli non ha lasciato solo le gioie regalate ai tifosi, ma anche tanta saggezza che vivrà per sempre attraverso le sue parole.

La scomparsa di Gianluca Vialli non è stata improvvisa. Ovviamente tutti speravano che da grande combattente qual era, l’ex-attaccante e allenatore riuscisse a vincere anche questa sfida, ma purtroppo non è stato così. Vialli in ambito sportivo lascia un vuoto incolmabile per tanti tifosi, ma anche per i ragazzi della Nazionale di Roberto Mancini. Il dolore per la sua morte però potrà essere alleviato col tempo grazie alle tante frasi lasciate in eredità ai posteri.

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Gianluca Vialli, le 5 frasi più iconiche. (TVplay.it)

Gianluca Vialli durante la sua carriera, prima da calciatore e poi da allenatore, ha sempre dispensato saggezza e conoscenza. Molte delle sue dichiarazioni rimarranno sicuramente scolpite nel cuore, nelle menti e nelle coscienze di tanti sportivi, ma anche tante persone comuni. Abbiamo raccolto le sue 5 frasi più ispirate e rappresentative, più una citazione speciale.

Sull’essere allenatore: “Un grande allenatore deve essere lui stesso leader, ma deve creare altri leader che in campo riproducano idee, valori, carattere.”

Sull’essere dei combattenti:Il 99% della battaglia consiste nel mettersi nel giusto stato d’animo. Se molli una volta, diventa un’abitudine“.

Sulle prove della vita:Ai colpi della vita i perdenti rispondono perché proprio io? I vincenti rispondono: mettimi alla prova“.

Sulla paura della morte:Io ho paura di morire. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire“.

Sulla malattia:La malattia non è esclusivamente sofferenza: ci sono momenti bellissimi. La vita, non l’ho detto io, ma lo condivido in pieno, è fatta per il 20 per cento da quello che ti succede ma per l’80 per cento dal modo in cui tu reagisci a quello che accade. E la malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, essere anche un’opportunità“.

Il discorso di Vialli agli Azzurri prima della finale di Wembley

Gianluca Vialli però un paio di giorni prima della finale di Euro 202o tra ItaliaInghilterra ha preso in prestito le parole di qualcun altro per incitare gli Azzurri. Vialli infatti ha letto un discorso di Franklin Delano Roosevelt, presidente degli Stati Uniti dal 1933 al 1945. “Non è colui che critica a contare, né colui che indica quando gli altri inciampano o che commenta come una certa azione si sarebbe dovuta compiere meglio. (Continua)

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Vialli e Verratti in Nazionale. (TVplay.it)

L’onore spetta all’uomo nell’arena. L’uomo il cui viso è segnato dalla polvere, dal sudore e dal sangue. L’uomo che lotta con coraggio, che sbaglia ripetutamente, sapendo che non c’è impresa degna di questo nome che sia priva di errori e mancanze. L’uomo che dedica tutto se stesso al raggiungimento di un obiettivo, che sa entusiasmarsi e impegnarsi fino in fondo e che si spende per una causa giusta.

L’uomo che, quando le cose vanno bene, conosce finalmente il trionfo delle grandi conquiste e che, quando le cose vanno male, cade sapendo di aver osato. Quest’uomo non avrà mai un posto accanto a quelle anime mediocri che non conoscono né la vittoria, né la sconfitta“. Furono queste le parole che diedero forza ai ragazzi della Nazionale di Roberto Mancini, per affrontare e battere l’Inghilterra a Wembley.

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