Addio a Vialli, che coppia con Mancini: così è nata la definizione “gemelli del gol”

Vialli addio, il Ct della Nazionale Roberto Mancini perde il suo “gemello del gol”: ecco come nasce la definizione “gemelli del gol”

Altro che carbone! La Befana ha portato in dono (si fa per dire) a tutti gli amanti del calcio la notizia che mai avrebbero voluto ricevere. A 58 anni, in una clinica di Londra, Gianluca Vialli ha smesso di lottare contro una virulenta forma di tumore al pancreas che lo aveva aggredito cinque anni fa. L’indesiderato compagno di viaggio, nonostante l’ex campione gli abbia dato del filo da torcere fino all’ultimo, ha alla fine avuto la meglio.

Vialli addio gemelli gol
Vialli addio, come nasce l’espressione “gemelli del gol” (TvPlay.it)

A rendere nota la ferale notizia la famiglia dell’ex bomber blucerchiato: “Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli. Circondato dalla sua famiglia, è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori“.

E così il mondo del calcio a pochi giorni di distanza dalla scomparsa di Pelé e di Sinisa Mihajlovic piange un altro dei suoi grandi protagonisti, Gianluca Vialli, che si è battuto, come sottolineato dai suoi familiari, con coraggio leonino contro il terribile male così come faceva in campo.

Vialli e Mancini, come nasce la leggenda dei “gemelli del gol”

Appena pochi giorni fa, il 14 dicembre, l’ex attaccante di Cremonese (squadra della sua città natale), della Sampdoria, della Juventus e del Chelsea aveva annunciato di dover interrompere il suo impegno di capo delegazione della Nazionale a seguito della recrudescenza del tumore che purtroppo si è rivelata fatale.

Roberto Mancini e Gianluca Vialli gemelli gol come nasce espressione
Roberto Mancini e Gianluca Vialli (TvPlay.it)

Quella stessa Nazionale con cui ha conquistato il terzo posto ai Mondiali di “Italia ’90”, con uno score di 16 gol in 59 presenze, che si aggiunge alla Champions League e alla Coppa Uefa vinte con la Juventus, alle quattro Coppe Italia, alle due Supercoppe italiane, alle due Coppe d’Inghilterra, di cui una anche come player-manager, alla Coppa di Lega, alla Coppa delle Coppe e alla Supercoppa europea con la maglia del Chelsea.

Eppure il suo nome è e resterà indissolubilmente legato alla storia della Sampdoria a cui ha regalato, oltre alla Coppa delle Coppe e una finale di Coppa dei Campioni persa al 119′ minuto, il primo (e finora unico) scudetto in coppia con Roberto Mancini, il suo gemello del gol.

Locuzione, “gemelli del gol”, che da sempre nel calcio connota quelle coppie di attaccanti così ben assortiti da intendersi al volo, con uno sguardo, come se fossero appunto dei “gemelli separati” alla nascita. Un’intesa che va oltre il campo da gioco sfociando in una vera amicizia, quella che stringeva l’attuale Commissario tecnico della Nazionale e il suo ex gemello del gol Gianluca Vialli di cui hanno dato l’ultima dimostrazione in diretta televisiva con il loro commovente abbraccio, bagnato dalle lacrime, dopo il trionfo di Wembley a Euro 2020.

Gestione cookie