Lecce-Lazio, lente d’ingrandimento al Via Del Mare: torna l’onta del razzismo negli stadi, risponde il Presidente Sticchi Damiani.
Lecce-Lazio, il triplice fischio non cancella le polemiche per gli episodi di razzismo. Umtiti, difensore del Lecce, è stato preso di mira dai tifosi biancocelesti. Curva squalificata per un turno a causa degli ululati razzisti: la Giustizia Sportiva è intervenuta, ma non basta perchè la piaga resta. Il campione ha continuato a giocare, con esperienza, anche dopo aver subìto l’offesa peggiore. Il tecnico giallorosso lo ha difeso a spada tratta: “Siamo orgogliosi di averlo in squadra”.
Sempre Umtiti rincara la dose sui social: “Il calcio è fatto di piacere e passioni, impossibile lasciarsi abbattere da certi episodi”. Il miglior esempio possibile, ma non è finita. Una dimostrazione di attaccamento e importanza al tema la fornisce anche il Presidente del Lecce Sticchi Domani che, intervenuto ai microfoni di TvPlay.it, sottolinea: “Sono certamente episodi da condannare, anche perché non giovano a nessuno. Hanno finito per danneggiare la stessa Lazio. La reazione del giocatore e dei compagni è stata intelligente e ha dato anche la forza di andare oltre. Non bisogna soprassedere su episodi simili”.
Lecce-Lazio, torna l’onta del razzismo: il Presidente Sticchi Damiani non ci sta
Il problema esiste e lo tira in ballo anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa che preme su un altro punto focale: “Bisogna studiare la questione: ovviamente è sempre un atteggiamento deprecabile, ma occorre capire quando è strumentale”. Il Presidente del Senato induce sulla possibilità che qualcuno lo faccia per arrecare danno alla squadra prima ancora che al giocatore additato. Una prospettiva poco battuta, ma pur sempre vera: non sarebbe la prima volta che gruppi organizzati vogliono penalizzare le società. I motivi possono essere diversi, ma tornando a Umtiti Sticchi Damiani prosegue: “Il resto dei tifosi ha sostenuto la squadra fino alla fine, quell’episodio – paradossalmente – è servito a darci la carica”.
Il tema resta ancora aperto, la speranza è che non rimanga in sospeso. Si è parlato anche di inasprire le pene, ma la situazione resta al vaglio. Sicuramente dopo il Mondiale era attesa un’accoglienza diversa. Invece alcuni tifosi non hanno fatto altro che rivangare su vecchie ferite e cicatrici non ancora chiuse. Via Del Mare come specchio dell’Italia calcistica: impossibile fare finta di niente. I propositi inclusivi devono diventare realtà: gli stadi sono concepiti come spot di tolleranza non al pari di ricettacolo di inciviltà.