La cura Simone Inzaghi funziona alla perfezione: il campione d’Europa dimentica gli insulti in ritiro e si rilancia.
L’Inter apre il 2023 con una vittoria sontuosa contro il Napoli, mantenendo anche la porta inviolata. La formazione nerazzurra è riuscita a bloccare il Napoli. Un’impresa davvero complessa, riuscita grazie al lavoro svolto in questi mesi dai calciatori rimasti ad Appiano Gentile con Simone Inzaghi. E tra questi anche uno dei protagonisti del big match di San Siro.
Francesco Acerbi è stato tra i migliori in campo contro gli azzurri, ha spiccato per atteggiamento e qualità difensive. E pensare che il centrale è arrivato a Milano con grande scetticismo generale, per via della sua carta d’identità. Zhang, infatti, non sembrava affatto d’accordo all’acquisto del centrale, ma Inzaghi ha insistito e alla fine è stato accontentato. Morale della favola? Titolare in undici gare stagionali.
Acerbi, la cura Inzaghi funziona: “Era un reietto, ora non sbaglia una partita”
“Era il reietto della Serie A – ha affermato Fabrizio Biasin parlando a TvPlay di Francesco Acerbi – Non lo voleva nessuno. Inzaghi ha insistito. E’ arrivato all’ultimo secondo. La proprietà non voleva l’acquisto di un ultra trentenne. Sino ad adesso bravissimo. Non ha sbagliato una partita“. E in effetti, in pochi credevano potesse essere ancora un calciatore all’altezza di una squadra in lotta per lo Scudetto. Molti appassionati avevano ancora impressa nella mente Lazio-Milan della passata stagione e quella scelta costata carissimo, che ha portato al gol di Tonali nel finale, spingendo i rossoneri a vincere il tricolore.
Acerbi è stato criticato tutto l’anno dai tifosi della Lazio ed ha subito ingiurie pesantissime anche nel ritiro ad Auronzo di Cadore. E’ dovuto intervenire Sarri per placare gli animi e spegnere i sostenitori biancocelesti, furiosi con il loro (ormai ex) beniamino. Al gong del calciomercato estivo, però, la svolta. Acerbi lascia la Lazio e approda all’Inter. Il difensore esperto e Campione d’Europa in carica ha la totale fiducia di Simone Inzaghi, già suo allenatore a Roma.
Tra i due c’è un rapporto di stima reciproca. Quando il mister lasciò i biancocelesti, Francesco lo ringraziò per le opportunità ricevute: “Mi hai voluto fortemente e mi hai fatto sentire importante dandomi sempre fiducia“. Nel giro di pochi mesi, le due strade si sono incrociate nuovamente. E ancora una volta Inzaghi ci ha visto lungo, rimescolando le carte in difesa e mandando in panchina di tanto in tanto Bastoni e De Vrij. Acerbi si candida ormai ad essere titolare fisso al fianco di Skriniar. E anche ct Mancini ringrazia.