Mattia Faraoni è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it. Tanti i temi trattati nel corso della trasmissione TV Play
Mattia Faraoni, campione di kickboxing, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it sul canale Twitch. Queste le sue parole.
IL TITOLO DI CAMPIONE MONDIALE KICKBOXING ISKA – “Una grande gioia e motivo d’orgoglio. La federazione mondiale dà la stessa cintura che aveva Van Damme nel film kickboxer, tutti noi che pratichiamo siamo cresciuti con quel film. Lui faceva l’intervista con questa cintura che ho io sulle spalle. E’ una grande soddisfazione”.
MOURINHO – “E’ un grande. E’ un leader, riesce sempre con il suo carisma a coinvolgere le persone e a fargli dare quel qualcosa in più”.
LA MAGLIA PREMIO DELLA ROMA – “Un dirigente della Roma è venuto a vedere il match e qualche giorno dopo mi hanno dato la maglia premio, ringrazio la dirigenza e la Roma per questo riconoscimento”.
L’IMPORTANZA DELLO SPORT – “Tutti gli sport in genere hanno la possibilità di accendere una passione, è l’aspetto positivo. Se manca l’obiettivo, se manca la passione, non reagisci nel presente ed entra in gioco la noia, il nichilismo, si creano aggregazioni solo per noia, commettono illeciti. Se io con gli amici miei esco per divertirmi per fare una serata un po’ diversa è legittimo, però è fatto con cognizione di causa, se inizio a fare certe cose come bere perché non ho nulla e non penso al domani allora si creano cose spiacevoli”.
LE INIZIATIVE FUORI DAL KICKBOXING – “Sono circa tre anni che con Cicalone, noto youtuber, abbiamo iniziato quasi per caso a portare avanti questo format in cui vado nei quartieri più malfamati per dare voce a chi non ce l’aveva. Siamo andati nelle vele di Scampia, uno dei classici quartieri dove sembra si possa parlare solo di spaccio. Invece abbiamo trovato per esempio famiglie con sei figli con le finestre rotte senza la possibilità nemmeno di ripararle per l’inverno. Spesso magari se tuo padre ti dice di non fare certe cose sembrano frasi fatte, se invece parla chi è stato in galera 15 anni, che ha perso anni di vita, ha perso tutto, e ti dice che sono cose che non rifarebbe quello è un esempio che arriva. Mia figlia per esempio impara per processi imitativi, io posso parlare ma alla fine va per imitazione dei comportamenti”.
I RISULTATI DI MOURINHO – “Già l’aver riportato un trofeo europeo a Roma è già un qualcosa di importante, poi si creano quelle divisioni tra chi come me è contento e chi ti dice che è un trofeo che non conta nulla. Per una realtà come la nostra conta. Poi Roma non è stata costruita in un giorno, diamo tempo a Mourinho di lavorare, intanto una coppa l’ha già portata a casa. Io lo promuovo. Da sportivo quando sento al bar qualcuno che confuta persone come Mourinho mi metto un po’ a ridere, certe cose bisogna conoscerle, è difficile parlarne dall’esterno”.
GIOCATORI CHE SI ALLENANO CON TE? – “Ho avuto la richiesta per allenare un giocatore della Roma non italiano e scuro di carnagione, non posso dire altro al momento (ride ndr)”.
LA GIORNATA DI MATTIA FARAONI – “Vivo il dualismo tra sportivo e youtuber, mi alleno tutti i giorni, sei su sette, anche con doppie sedute, quando non mi alleno faccio lo youtuber, faccio il papà, poi noi siamo molto impegnati anche negli stage per allenare i ragazzi. Chiaramente per fare tutto questo ho dovuto in passato sotrarre tempo a famiglia e amici. In Italia gli sport da combattimento sono sempre stati considerati meno degli altri, ma le cose stanno cambiando, ora c’è DAZN, tante testate che si interessano, sempre più tifosi. E questo interesse ce lo siamo creati per tutti gli altri campi in cui operiamo, utenza e ascolti sono in crescita, ma per farlo devo fare un doppio lavoro, tutta questa giostra si muove grazie a questo sforzo”.
IL CALCIO IN ITALIA – “Il calcio in Italia è proprio una fede religiosa. Noi ora riempiamo i palazzetti, ma se pensate alle gare di Serie A, il 15 agosto la Roma ha riempito l’Olimpico con un’amichevole e con la presentazione di Dybala. Chiaramente lottiamo contro qualcosa di troppo grande in questo parallelismo, ma anche noi stiamo ottenendo risultati”.
OBIETTIVO CHAMPIONS PER LA ROMA – “Il tifoso vede anche quello che apparentemente è difficile, sennò che tifoso è?”.
DYBALA – “Il suo arrivo a Roma oggettivamente ha portato tanta euforia, ha rafforzato quello he ho espresso prima. Da tifoso romanista sono contento, è forte, è un fenomeno. Lui già aveva però manifestato problemi fisici già alla Juventus, una società grande e importante, difficile si faccia scappare un talento a meno che non ci sia qualcosa che non va, sapevamo che qualche problema poteva esserci”.
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