Tante polemiche per la designazione di Simone Sozza in Inter-Napoli. Questa volta, ad esprimersi a TV Play è un celebre ex direttore di gara.
Ancora poche ore e Inter-Napoli avrà svolgimento. Uno scontro diretto, il primo del 2023, per lo scudetto. La prima contro la quinta in classifica, dove i punti di distanza, undici, pesano come un macigno sulla squadra di Simone Inzaghi che è chiamata a vincere assolutamente se vuole tentare il tutto per tutto.
Ebbene sì, per rientrare nella corsa scudetto i nerazzurri dovranno vincere contro i partenopei, affidandosi alla coppia d’attacco Dzeko –Lukaku e soprattutto a quel dato statistico che vede il Napoli vittorioso a Milano soltanto 9 volte. Numeri che fanno ben sperare e che vanno sfruttati al massimo se si vuole ancora concorrere per lo scudetto.
Inter-Napoli, Tombolini su Sozza: “Bisogna arrivare concentrati”
Il big match di stasera rischia di essere macchiato in principio dalla designazione arbitrale di Simone Sozza, della sezione di Seregno. Un direttore di gara giovane ma preparato che fin qui ha fatto bene e che non lascia dubbi su come potrebbe arbitrare questa sera. Nonostante ciò, c’è chi ha voluto alzare un polverone gridando inutilmente al complotto solo perché nato nella stessa città della società nerazzurra.
Un fattore, quella delle territorialità, ormai arcaico, superato e che per questo non dovrebbe esser tenuto più in considerazione. Per comprendere meglio però la questione, la redazione di TV Play ha avuto il piacere di intervistare l’ex arbitro di Serie A Daniele Tombolini, il quale ha affermato: “La designazione di Sozza? La questione della territorialità non dice nulla. È una discussione assurda”.
In una sfida così importante, bisogna incanalare tutte le energie per fare in modo di non commettere errori e per far sì che si possa arbitrare in maniera uniforme. Su questo punto, Tombolini ha detto: “Servono le solite cautele che bisogna osservare. Serve non interessarsi alla partita in quanto tale, ma essere cosciente che si tratti di una gara fondamentale. Bisogna avere la maturità di arrivare concentrati. Ci si augura che, quando si ottiene una designazione del genere, non si soccombe alla pressione che ne deriva”.