Anche contro la Salernitana, qualcosa è mancato a De Keteleare. Nel girone di ritorno il Milan attende ancora di veder sbocciare le sue qualità.
Il Milan ha ottenuto tre punti importanti, a Salerno, per riprendere al meglio il suo campionato. I gol di Rafael Leao e Sandro Tonali, arrivati nel primo quarto d’ora, hanno messo in discesa una partita che la Salernitana ha riaperto parzialmente solo nel finale, con la rete del neoentrato Federico Bonazzoli.
La squadra di Stefano Pioli, in ogni caso, ha dato buoni segnali dopo 52 giorni di inattività in Serie A, ed ora è momentaneamente a -5 dal Napoli capolista che sfiderà questa sera l’Inter in un posticipo estremamente interessante. Il Diavolo ha mostrato buono smalto soprattutto a livello offensivo, anche se ha suscitato ulteriori riflessioni la performance di Charles De Ketelaere, che continua ad evidenziare un problema chiaro.
Milan, De Ketelaere e il problema in zona gol: il dato preoccupante sui tiri
Il belga ha giocato per 27 minuti oggi, entrando nel secondo tempo. Pioli, in realtà si è detto soddisfatto del suo spezzone di partita: “Mi è piaciuto per come si è mosso. Credo che stia meglio fisicamente, dopo un’estate tribolata per il trasferimento lungo. Il Mondiale lo ha aiutato a rifiatare dal punto di vista mentale e ad allenarsi bene – ha detto –. Certo, poteva essere più fortunato nelle conclusioni, ma è in crescita e ci darà delle soddisfazioni”.
Il nodo rimane chiaramente quello della lucidità nell’ultimo terzo di campo, come evidenziano anche i numeri. Contro la Salernitana, il ventenne ha tirato per due volte in porta, stoppato dal grande Guillermo Ochoa. A saltare all’occhio, però, è stata l’occasione in cui – involato verso la porta dalla destra, non è stato deciso nelle proprie intenzioni, facendosi scippare il pallone.
La qualità si vede, e contro i campani De Keteleare ha fatto registrare il 93% di passaggi riusciti, di cui sei anche in verticale. Manca, probabilmente, solo la serenità, da cui passa la svolta nel suo rendimento. Pioli ha predicato pazienza: il giocatore conta ora 14 presenze, con 11 tiri totali di cui solo tre verso lo specchio avversario, senza alcun gol.
Nel girone di ritorno dovrà metterci del suo, anche per ritagliarsi più spazio, ed avere più minuti a disposizione per incidere. Tirare fuori la personalità, avere le idee chiare nella propria testa, è un aspetto chiave per spezzare anche il digiuno e mettere a tacere le lamentele dei tifosi.
