Roma-Bologna, la prima partita del 2023 per le due formazioni, avrà un significato speciale soprattutto nel ricordo di Sinisa Mihajlovic.
Finalmente la Serie A. Dopo due mesi di stop causa Mondiali in Qatar, gli stadi del nostro paese torneranno a riempirsi. In particolare domani, mercoledì 4 gennaio, quando l’Olimpico si colorerà di giallorosso nel primo match del 2023 contro il Bologna.
Una partita che potrebbe essere considerata scontata per molti. Padroni di casa favoriti e oggettivamente più forti a livello dei nomi presenti in rosa, ma nel calcio, si sa, nulla va dato per certo. A maggior ragione se si vanno a considerare anche i recenti ruolini di marcia delle due formazioni che si troveranno di fronte domani pomeriggio.
Dando una rapida occhiata alla classifica, Roma-Bologna potrebbe essere considerata la classica partita già indirizzata ancor prima di cominciare. Molti ragionano ancora così, ma chi riesce ad avere una visione più ampia si renderà conto di come il calcio, ormai, non sia più uno sport così prevedibile, anzi. La Roma sa di dover cominciare il nuovo anno contro un avversario complicato, reduce da un ottimo momento di forma prima della sosta. 4 vittorie in 5 partite hanno riproiettato i rossoblù nelle zone di metà classifica, ma soprattutto dato nuova fiducia ad Arnautovic e compagni.
Dall’altra parte c’è invece una Roma che ha chiuso il 2022 in maniera piuttosto complicata e in calando. Solo 5 punti nelle ultime 5 partite: sconfitta nel derby e pareggi contro Torino e Sassuolo. La tournee giapponese di fine novembre doveva essere un modo per riacquisire fiducia nei propri mezzi, e invece la Roma ha faticato ad imporsi anche contro le modeste squadre locali. Zaniolo è risultato troppo discontinuo, Abraham in crisi di gol e Dybala troppo spesso colpito da infortuni muscolari. Una situazione, dunque, non particolarmente divertente per Mourinho che sta provando a mettere le pezze dove possibile per cercare di mantenere alto il livello di prestazioni e risultati. Domani saranno tutti a disposizione, ma certamente non ci sarà da sottovalutare un Bologna che arriva all’Olimpico in grande salute, sia fisica che mentale.
A rendere il tutto ancora più magico ed emozionante ci ha pensato il destino. Il Bologna inaugurerà infatti il nuovo anno calcistico proprio a Roma, la città in cui è venuto a mancare Sinisa Mihajlovic e in cui il serbo viveva con la sua famiglia. Ma non solo. La Roma è anche la prima squadra ad aver portato in Italia il forte terzino sinistro, che fu acquistato dalla Stella Rossa di Belgrado nel 1992.
Un intreccio incredibile di storie e segni del destino. Da una parte la sua prima formazione italiana, dall’altra la sua ultima. Proprio quel Bologna che ha optato per esonerarlo nel settembre scorso dopo 3 anni intensissimi vissuti insieme. Mihajlovic sarà sicuramente il primo spettatore da lassù per godersi lo spettacolo tra due squadre che lo avranno per sempre nel cuore.
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