Ottavio Bianchi: “Il Napoli non ha antagoniste. Messi-Maradona, paragone sminuente!”

Intervista a Ottavio Bianchi, ex-allenatore del Napoli di Maradona, ma anche dell’Inter. Il parere sullo scontro diretto e la corsa Scudetto.

Sono solo 3 gli allenatori che sono stati nelle panchine sia del Napoli che dell’Inter, Rafa Benitez, Walter Mazzarri e Ottavio Bianchi. Solo uno di questi però ha vinto lo Scudetto e oltretutto all’ombra del Vesuvio. Si tratta di Ottavio Bianchi, che ha quindi allenato i partenopei prima dal 1985 al 1989, quindi con Maradona, poi ancora nel 1992-93. In nerazzurro una parentesi minore, dal 1994 al 95.

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Ottavio Bianchi su Napoli, Inter, lo Scudetto e… Maradona. (TVplay.it)

Alla vigilia della tanto attesa ripresa del campionato di Serie A abbiamo parlato con Ottavio Bianchi, uno che sa come si vince lo Scudetto a Napoli, essendo il primo ad esserci riuscito. Con l’ex-allenatore sia dei partenopei, ma anche dell’Inter, abbiamo trattato il tema della lotta per lo Scudetto e poi di questo attesissimo scontro diretto che ha davvero tanto da dire.

Come vede la lotta per lo Scudetto quando si ripartirà col campionato?

Il Napoli è in una condizione idilliaca, almeno come gioco espresso fino alla pausa non hanno avuto eguali. Bisogna capire se dopo l’interruzione riuscirà a riprendere da dove ha lasciato. Di solito quando una squadra sta andando così bene non ci vorrebbe uno stop.

L’Inter con una vittoria rientrerebbe in gioco?

L’Inter è in una fase molto delicata. Se perde altro terreno è out.

Oppure vincendo favorirebbe solo il Milan nella rincorsa al Napoli?

Non possono fare calcoli, quando si è così distanti bisogna solo correre basandosi sulle proprie forze, senza pensare agli altri. Vale anche per il Napoli, che dall’alto del suo gioco è nella condizione di non doversi preoccupare di nessuno.

Soprattutto, considera il Milan la vera antagonista del Napoli?

Al momento mi sembra che il Napoli non abbia antagoniste.

Intervista a Bianchi, dal Napoli di oggi a Maradona, passando per Messi

Avendolo allenato e visto da vicino come pochi altri, che ne pensa dei parallelismi tra Maradona e Messi?

(ride ndr) Non sono domande da fare a me! Ho visto che vi siete divertiti negli ultimi tempi con questa cosa. Io ho troppo rispetto per i campioni e per le gesta di questi personaggi irraggiungibili, non credo nelle classifiche e negli accostamenti. Anzi penso che siano addirittura sminuenti per questi che sono dei protagonisti.

Sono periodi diversi, adesso ho letto anche tante cose su Pelé… fanno più bene a voi per il pubblico questi discorsi, ma per me che amo il calcio, ho troppo rispetto per questi giocatori, sono talmente bravi che non esistono classifiche.

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Ottavio Bianchi e i paragoni tra Maradona e Messi. (TVplay.it)

Pensi che alcuni tifosi napoletani hanno addirittura “insignito” Kvaratskhelia del soprannome “Kvaradona”. Che è chiaramente un’esagerazione sulle ali dell’entusiasmo. Il georgiano invece le ricorda qualcuno del suo Napoli quando l’ha allenato?

Questa è una domanda più da tifosi, io preferisco analizzare sempre le cose in maniera tecnica. Quindi per rispondere dovrei vedere gli allenamenti e molto altro. Io sono molto pragmatico, però posso dire che Kvaratskhelia che nessuno conosceva, o almeno io non conoscevo, sta facendo molto ma molto bene.

Tra le squadre di Serie A di oggi quale le piacerebbe allenare maggiormente?

Per allenare ho fatto il mio tempo ormai. Sono epoche diverse, anche gli staff e l’organizzazione sono diversi. Basti solo pensare che prima noi allenavamo in 2 o in 3, ora ci sono anche 10 o più persone in uno staff tecnico.

C’è un club che però le piace in modo particolare?

La squadra migliore da guardare al momento è sicuramente il Napoli, al pari degli altri top-club europei. Il bello del calcio oggi è che è molto più internazionale. Prima si guardavano le squadre italiane e basta, ora se ti stufi schiacci un bottone e guardi gli altri campionati.

Segue molto calcio estero quindi?

Una cosa è certa, il campionato italiano purtroppo non è più il migliore d’Europa. Ormai ci sono altri palcoscenici decisamente superiori, dobbiamo accettarlo.

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