In attesa di scoprire il nuovo logo, ecco la storia degli stemmi che campeggiano sulla maglia Azzurra della Nazionale
Il 2o23 sarà un anno importante per la Nazionale di Roberto Mancini che, come è noto, ha fallito la qualificazione ai Mondiali in Qatar che hanno incoronato l’Argentina di Lionel Messi. A fine marzo dell’anno che sta per iniziare sono in calendario i primi match delle qualificazioni a Euro 2024 che verranno ospitati in Germania.
Dopo la figuraccia della mancata qualificazione alla fase finale di una rassegna iridata (per la seconda volta consecutiva) gli Azzurri non possono più permettersi di toppare la qualificazione ai Europei. Il 2023, dunque, deve essere l’anno della svolta.
D’altronde, per altri versi, lo è già. Infatti, come preannunciato dal Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, da gennaio 2023 sulla maglia azzurra campeggerà un altro stemma, un nuovo scudetto, in conseguenza del fatto che dopo 20 anni di partnership la Puma passerà il testimone all’Adidas come sponsor tecnico della Nazionale. L’ennesimo restyling del logo dal primo, datato 1898, anno di fondazione della FIGC, che riproduceva lo scudo araldico sabaudo (croce bianca in campo rosso).
Nel tempo, come anticipato, l’originario logo ha subito delle inevitabili modifiche figlie del contesto storico. Nel Ventennio (per la precisione, fino al 1942) allo scudo sabaudo furono aggiunti una corona e il fascio littorio. In epoca Repubblicana si è ovviamente abbandonato lo stemma di Casa Savoia per adottare lo “scudetto”, quello, per intenderci, che fregia il petto dei campioni d’Italia.
Dal 1942 al 1952 si aggiunge la dicitura “Italia” mentre, dopo il passaggio, fino al 1974, al logo circolare con inscritto un tricolore romboide con al centro un pallone da calcio, nel 1982, e fino al 1984, compare anche l’acronimo FIGC in verticale. Successivamente, fino al 1992, si ritorna allo stemma circolare con il tricolore, la scritta “Italia” e le tre stelle.
Dopo la parentesi (dal 1984 al 1992) in cui il logo è un rettangolo, sormontato da un cerchio azzurro, e con inscritti il tricolore, la dicitura “Federazione Italiana Giuoco Calcio” e le tre stelle, si ritorna, fino al 2000, allo scudetto con la scritta “Italia” e le tre stelle che, salvo l’aggiunta del logo FIGC e della quarta stella, in virtù del titolo iridato conquistato in Germania nel 2006, e una diversa stilizzazione, rimane sostanzialmente invariato fino a gennaio 2023.
Questa è la storia dell’evoluzione dello stemma della Nazionale ma quale sarà il suo imminente futuro? Ebbene, secondo il sito specializzato “Footy Headlines”, il nuovo stemma, che verrà presentato il prossimo gennaio, avrà una predominanza del colore bianco e una struttura leggermente diversa da quella dell’attuale. Inoltre, le quattro stelle, attualmente argentate, saranno realizzate tono su tono per renderle meno visibili, alla stessa stregua della maglia dell’Inghilterra.
Dalla Juve al Manchester United, è in arrivo già a gennaio un incredibile trasferimento di…
L'Inter di Simone Inzaghi sta dominando contro il Verona, ma per i nerazzurri bisogna comunque…
In serata, esattamente alle ore 18.00, è in programma Milan-Juve, ma prima c'è da registrare…
C'è un tradimento sul mercato che potrebbe vedere coinvolte Torino e Juventus: per i tifosi…
Roberto Baronio è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni di TVPlay per la consueta diretta…
I bianconeri guardano alla Premier League e puntano ad una vecchia conoscenza che potrebbe rientrare…