Alessandro Ranieri, procuratore di calcio italiano, spiega gli ultimi movimenti societari e le possibili mosse di mercato da fare tra gennaio e luglio.
A pochi giorni dalla ripresa del campionato di Serie A, ci si interroga su come saranno i prossimi mesi. Allo stesso tempo, sarà interessante capire come sarà programmata la prossima stagione. Per questo motivo, la redazione di TV Play ha deciso di intervistare Alessandro Ranieri, procuratore di calcio su mercato, valutazioni, contratti, bilanci e la questione ‘stadi’. Tutte questioni importanti, su cui far luce visto che, in un modo o in un altro, vanno sempre ad interferire sui risultati delle singole squadre.
Quella che lascia in questo momento con il fiato sospeso è la Juventus che, in piena crisi societaria, ha anche il compito di programmare il proprio futuro tecnico. Su questo aspetto, Ranieri, ha confermato la nostra esclusiva su un possibile passaggio di Giuntoli in bianconero: “Per la Juventus l’opzione Cristiano Giuntoli è la prima scelta. Operazione fattibile e si sta cercando un accordo per la prossima stagione. Tale opzione è anche un’operazione costosa. Guadagnando Giuntoli più di un milione di euro a stagione, a cui si vanno ad aggiungere dei bonus in merito alle trattative che riesce a concludere e ai risultati ottenuti dalla squadra in campo. Contratto rinnovato nel marzo del 2019 per cinque anni e in scadenza nel 2024. Per arrivare a un accordo sarà necessaria una trattativa col Napoli e il presidente De Laurentis che, ovviamente, per ‘liberare’ il direttore chiede una ‘buonuscita’“.
Il futuro del Napoli
Se Giuntoli dovesse andare realmente alla Juventus, bisognerà capire come finirà con il Napoli e quali soluzioni realmente troverà De Laurentiis. Anche su questo aspetto il nostro intervistato ha le idee molto chiare: “Penso che ADL non si farà trovare impreparato nel caso in cui il suo direttore dovesse chiedergli di essere liberato”.
Poi ha proseguito: “La coppia Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani, entrambi romani, che curano lo scouting con il loro lavoro quotidiano sarebbe la scelta ‘naturale’ per lo ‘slot’ di ds. Considerato anche il ruolo ‘attivo’ dello stesso presidente nella gestione della parte sportiva e nelle trattative. Intanto la proprietà sta crescendo in casa anche un possibile, futuro, direttore sportivo o comunque un dirigente da inserire nei quadri. Si tratta di Antonio Sinicropi, 34 anni, ex difensore in C con Vigor Lamezia e nei dilettanti con Hinterreggio, Bocale e Palmese, vicino ai De Laurentiis e consulente del Bari”.
Ranieri: “Juve, difficile la retrocessione”
A prescindere da chi sarà il futuro direttore sportivo, la Juventus dovrà anche risolvere la questione relativa all’inchiesta Prisma. Una problematica su cui Ranieri ha detto: “Guardando e leggendo la documentazione dell’inchiesta e tenendo conto delle regole della FIGC, il rischio più concreto per il club dell’ormai ex presidente Andrea Agnelli è quello di un’ammenda con diffida. Essa può essere unita eventualmente a dei punti di penalizzazione da scontare nell’attuale campionato di Serie A, oltre ad ammende e squalifiche per i vertici. Più remoto mi sembra lo scenario di una retrocessione o di un’esclusione dalla competizione. Si profilerebbe un rischio simile solamente nel caso in cui si dimostrasse che la falsificazione dei documenti contabili sia stata propedeutica all’iscrizione al campionato-.
Infine ha concluso sul tema: “In definitiva, bisognerà attendere che ulteriori elementi vengano approfonditi dall’inchiesta, sia da parte della Procura della FIGC, sia degli accertamenti della Procura di Torino. Sarà importante anche cosa stabilirà la Corte d’Appello della FIGC che ha fissato un’udienza il 20 gennaio 2023 per decidere se, le nuove prove, possono modificare il quadro che aveva portato alle assoluzioni di tutte le società nei due processi avvenuti in primavera”.
L’Inter di Zhang tra bilancio e mercato
Se la Juventus lascia con il fiato sospeso per l’inchiesta Prisma, l’Inter fa lo stesso effetto per la questione relativo al bilancio. Una società perennemente in difficoltà ma chiamata lo stesso ad essere competitiva. Su questo aspetto, Alessandro Ranieri ha detto: “L’Inter dal punto di vista finanziario ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2022 con un ‘disavanzo’ pari a 140,0 milioni di euro. Risultato in miglioramento di circa 105 milioni di euro rispetto all’esercizio 2020/21, che si era chiuso addirittura in perdita per 245,6 milioni di euro. Quindi deve obbligatoriamente provare a colmare questo deficit. O spendendo meno o incassando di più, vendendo i ‘gioielli di famiglia’ tipo Dumfries, Barella, Bastoni e Lautaro Martinez“.