Acque agitate in casa Atalanta, il rapporto fra Gasperini e Percassi si complica: qual è la situazione e cosa potrebbe accadere.
Gian Piero Gasperini non le avrebbe di certo mandate a dire dopo la sconfitta subita contro l’Az Alkmaar, segno evidente di una frattura praticamente inseparabile con la presidenza guidata da Percassi. Le parole sono l’ennesimo esempio di una separazione che diventa sempre più inevitabile.
Le idee sarebbero divergenti praticamente su ogni cosa e procedere insieme, per il bene dell’Atalanta, potrebbe sortire l’effetto contrario. Il primo ostacolo è proprio l’obiettivo da raggiungere a fine stagione, per non parlare invece del futuro e la questione calciatori. La strada è nettamente in salita, l’idea di separarsi l’unica strada al momento percorribile.
Atalanta, Gasperini contro Percassi: qual è la situazione
A detta di Gasperini, infatti, “l’Atalanta non ha una squadra attualmente con la quale si possa dire andiamo in Champions League, in Europa. Ha ceduto tanti calciatori facendo plusvalenze, reinvestendo e cresciuto nuovi elementi rimanendo in alto, altri invece facevano i debiti“, dichiara il tecnico. Fatto sta che l’idea di tornare ai vertici del calcio italiano non sarebbe la linea comune perseguita dal club.
Ma lo strappo più evidente arriva con un’altra frase che mostra un rapporto insanabile con la dirigenza. “Questa società può al massimo puntare a valorizzare ancora i giocatori, per poi rivenderli“, tuona Gasperini nel post-partita. E come se non bastasse c’è da dire che i rapporti sembravano portare verso obiettivi di pari passo, ma così non sembrerebbe, almeno dalle parole di Gasperini. Le parole arrivano a pochi giorni dal ritorno in campo e dalla sfida contro la capolista lo Spezia in terra ligure.
Le divergenze sugli obiettivi del calcio giocato cozzano con la percezione della squadra. Da un lato il presidente intento a rincorrere un posto in Europa, magari in Champions, dall’altro Gasperini che scatena praticamente uno scossone con parole scelte non a caso. Il contratto fino al 30 giugno 2024 potrebbe concludersi prima del dovuto, così come essere stimolo per il futuro, magari anche in ottica di una maggiore permanenza dei giocatori di valore.