Pelé, icona di un calcio senza divi: l’emozionante retroscena di Italo Cucci

In diretta su TvPlay, Italo Cucci ha ricordato un emozionante incontro con Pelé, dipingendo la sua figura con dei tratti davvero unici.

È purtroppo scomparso ieri Edson Arantes do Nascimento, per tutti Pelé. Dopo una dura battaglia nelle ultime settimane, O’Rey si è spento in Brasile, coccolato dalla propria famiglia ma oramai in ospedale. Così, appena due anni dopo Diego Armando Maradona, il calcio ha perso anche l’altra sua grande leggenda del Sud America del secolo scorso.

Pelé retroscena Cucci
Pelé ed il retroscena di Italo Cucci (tvplay.it)

È rimasto per praticamente tutta la sua carriera in Brasile, vincendo tre Mondiali con la Selecao, prima di chiudere negli Stati Uniti. Non è mai arrivato in Europa, con gli appassionati che hanno purtroppo potuto vederlo quasi solamente in tv. In ogni caso, lo storico numero 10 ha lasciato un segno per tutti coloro che hanno potuto ammirarlo o anche incontrarlo.

In Brasile ha significato un’infinità di cose per il calcio e per il popolo. Ma al di fuori, non ha affatto perso i suoi connotati principali, l’umiltà e la spontaneità. Lo ha raccontato, in un breve intervento in diretta oggi su TvPlay, il giornalista Italo Cucci, ritornando con la mente ad un incontro davvero emozionante in Italia.

Pelé e il ricordo di Italo Cucci: “Mi ha fatto un regalo riconoscendomi”

“Da un lato sono privilegiato per avere vissuto con questi personaggi, dall’altro svuotato perché questi personaggi ci lasciano. Con questi giocatori si poteva condividere, oggi invece finiamo per vederli da lontano e leggere notizie sui social”, ha commentato Cucci con un pizzico di amarezza, ricordando la scomparsa recente di Diego Maradona e di Paolo Rossi.

Pelé retroscena Cucci
Pelé ed il retroscena di Italo Cucci (tvplay.it)

Pelé ha avuto l’umiltà di essere disponibile – ha continuato. Mi stanno arrivando foto di lettori che mi mandano immagini di loro con Pelé di quando erano bambini. È stato un sogno per tutti. Uomo di semplicità straordinaria, così come era semplice la sua giocata. Si guarda lui e si impara a giocare”. Semplicità chiaramente anche dal punto di vista umano, che Cucci ha spiegato ricordando i suoi due incontri. Sul primo, negli anni Sessanta, ci sono delle foto che ritraggono O’Rey in un atteggiamento molto amichevole con il giornalista.

Che poi ha detto di aver avuto un vero “regalo” da Pelé, quando quasi 40 anni dopo i due si sono rincontrati quasi casualmente: “Quando nel 2004 è arrivato a Milano per presentare il suo film. Io mi sono messo da parte, e lui mi ha visto e ha fatto ‘Ciao, come stai?’. Questo è non dei grandi calciatori, ma dei grandi uomini. Mi ha fatto un regalo riconoscendomi. Senza un grammo di divismo. Un aneddoto davvero particolare, quello di Cucci, che arricchisce la figura di Pelé di un dettaglio, nella sua epica, più semplice ed umano che mai.

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