Il Milan si avvicina alla ripresa con un dubbio che tiene in ansia i tifosi. Con Maignan out e Sportiello bloccato, chi giocherà in porta?
Il Milan e i suoi tifosi si apprestano a chiudere l’anno con un dubbio molto importante: chi giocherà in porta alla ripresa del campionato? Ma soprattutto, ce la farà Mike Maignan a recuperare in vista degli ottavi di Champions League? Gli interrogativi tolgono il sonno anche a Pioli, che ad oggi si vede costretto a scegliere tra Tatarusanu e Mirante, sperando che Maldini riesca a fare un colpo a sorpresa. Intanto da Bergamo arrivano brutte notizie.
L’ultima beffa dell’anno per il Milan arriva in maniera arcuata, ma efficace. Si tratta dell’infortunio di Juan Musso dell’Atalanta, che di fatto blocca l’arrivo di Marco Sportiello. Il Diavolo, visto l’ulteriore prolungarsi dello stop di Maignan, aveva infatti provato a sondare il terreno per anticipare l’arrivo del secondo bergamasco. Con Sportiello esiste già un accordo in vista di giugno, quando sarà svincolato, ma ai Rossoneri il portiere serve ora.
Ecco quindi che erano iniziati i dialoghi con la società nerazzurra, già difficili, ma che ora con ogni probabilità sono diventati impossibili. L’Atalanta infatti se già prima sembrava restia a separarsi da Sportiello a stagione in corso, manteneva uno spiraglio aperto, seppur chiedendo una cifra che i Rossoneri speravano di limare. Ora però la porta si chiude definitivamente, costringendo Pioli e Maldini a valutare tutte le alternative possibili.
Milan oltre Sportiello, per scongiurare il bivio Tatarusanu-Mirante
Il Milan si trova nella poco invidiabile situazione di riprendere la stagione con un grosso punto interrogativo in un ruolo non poco trascurabile, il portiere. Mike Maignan infatti non ha ancora recuperato e ora la preoccupazione in vista dei prossimi impegni è palpabile. Tatarusanu, impiegato finora, non sta ottenendo il “rinnovo della fiducia” e ad oggi l’unica alternativa sembra essere Mirante.
Altrimenti il Milan dovrà provare ad andare sul mercato. Le ipotesi finora considerate sono rappresentate da Alessio Cragno e Guglielmo Vicario, strade che per motivi diversi risultano però molto difficili. Per Vicario l’Empoli chiede giustamente una cifra di tutto rispetto, attorno ai 18 milioni, ma soprattutto non sembra affatto intenzionata a trattarne la cessione a gennaio. Le quotazioni di Cragno invece potrebbero decollare solo se Cagliari e Monza trovassero un accordo sul prestito attualmente in atto.
In tutto ciò i tifosi milanisti si chiedono anche quanto possa essere eventualmente praticabile l’ipotesi Andreas Jungdal. Il portiere danese, promosso dalla primavera, è fresco di convocazione per la Danimarca Under 21, con la quale ha finora disputato un solo match contro l’Ungheria, finito 3:0 per i danesi. Per lui si parlava anche di cessione in prestito a gennaio, ma ora la situazione potrebbe cambiare.
Ultima ora da Londra
Nelle ultime ore però è iniziata a circolare un’ulteriore ipotesi, che sembrerebbe complessa ma non impossibile. Il Milan starebbe infatti pensando di intavolare un discorso con il Chelsea per portare all’ombra del Duomo Edouard Mendy. L’estremo difensore senegalese non è più in cima alle gerarchie di Stamford Bridge.
Sebbene fino alla prima parte della stagione vi sia stata alternanza i Blues potrebbero essere aperti al dialogo, ma alle loro condizioni. Possibile che la richiesta per il prestito oneroso infatti sia più alta del dovuto per il Diavolo, che inoltre non vuole avere a che fare con scomodi obblighi di riscatto. L’altro scoglio, ma tra tutti è il sacrificio più affrontabile, è l’ingaggio da 3,1 milioni di euro che il portiere percepisce attualmente nel capoluogo inglese.