Il PSG ha fatto debuttare una giovane stella in mezzo a tanti campioni. Scopriamo qualcosa in più su Bitshiabu, il gigante francese classe 2005.
Un giovane tra le stelle. Potrebbe intitolarsi così la serata da sogno di El Chadaille Bitshiabu, giovane talentino classe 2005 del Paris Saint Germain che ha vissuto la sua prima vera notte da professionista.
Una storia particolare quella di questo difensore di 1.96 cm. Negli scorsi anni qualcuno ha anche pensato che la sua carta d’identità mentisse e che fosse più grande di qualche anno. Sì, perché Bitshiabu a 12 anni era già alto 1,90 cm e svettava notevolmente in mezzo ai coetanei.
Inizia ad approcciarsi al mondo del pallone in tenerissima età e già a sei anni entra a far parte di una società. A dodici è alto quasi il doppio rispetto suoi compagni e per questo comincia ad attirare l’attenzione di diversi club. Cresce nell’US Saint-Denis, per poi passare al Boulogne-Billancourt. Una stagione per mettersi in luce e passare definitivamente al PSG, dove inizia a scalare le categorie fino al precoce debutto tra i grandi.
Era un anno fa quando, contro il Feignies-Aulnoye in Coppa di Francia, Bitshiabu è sceso in campo diventando il più giovane di sempre a debuttare con il PSG, bruciando il record che fino ad allora apparteneva ad un certo Kingsley Coman, che fece il suo esordio a 16 anni e 8 mesi.
Per conoscere meglio il nuovo talento del PSG, abbiamo chiesto aiuto a Jeremy Driss, agente ed intermediario francese della J&J Talents Agency che ci ha raccontato qualcosa in più sul giovane difensore classe 2005. “Ha le prospettive per diventare in futuro un grande giocatore. Fin dalle categorie giovanili è stato precoce in tutto. Basti pensare che quando aveva solo 15 anni giocava già nell’U19. Ha questa fisicità innata che gli ha sempre permesso di surclassare gli avversari. Ha fatto tutte le categorie giovanili nel Paris Saint Germain fino al debutto da titolare di due giorni fa contro lo Strasburgo. Lui è un difensore centrale di grande fisicità e forza fisica, ma se lo si osserva si può notare che è un calciatore moderno, abile a giocare anche con i piedi e fortissimo nel gioco aereo. A molti ricorda Sol Campbell, lo storico centrale inglese. Contro lo Strasburgo ha giocato come terzino sinistro solo perché Bernat e Nuno Mendes sono infortunati, ma è chiaro che il suo ruolo sia difensore centrale. Il PSG ci punta tantissimo e penso che lo vedremo sempre più spesso in campo in futuro”.
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