Il difensore della Roma, Chris Smalling, è conteso dalla Juventus e dall’Inter: ecco a chi l’ex dei Red Devils serve di più
Chris Smalling non è stato convocato dal Ct dell’Inghilterra, Gareth Southgate, per i Mondiali in Qatar, dove gli inglesi sono usciti ai quarti contro la Francia, eppure il difensore ex Manchester United, a parte qualche fisiologica sbavatura, è stato una delle note liete della prima parte di stagione della Roma.
Se, dunque, l’inglese, rinato grazie alla cura Mourinho anche sotto il profilo atletico dopo i tanti infortuni che lo hanno frenato nella seconda annata di Fonseca, è una garanzia del reparto arretrato giallorosso, non altrettanto certa è la sua permanenza nella Capitale.
Il contratto che lo lega alla Roma, in scadenza il prossimo giugno, riconosce a Smalling un’opzione unilaterale, cioè non può essere esercitata dal club giallorosso, per un’altra stagione alle stesse cifre di quello in essere al raggiungimento del 50% delle presenze stagionali complessive, obiettivo a un passo alla luce dei 21 match già disputati dall’inglese tra Serie A ed Europa League.
Smalling, ecco perché fa più comodo all’Inter
Dunque, il futuro di Smalling è nelle sue mani. Tuttavia, l’ex dei Red Devils prima di optare per la prosecuzione della sua avventura all’ombra del Cupolone vuole capire se la squadra saprà reagire alle difficoltà emerse nella prima parte di stagione. Altrimenti, si guarderà intorno. Del resto, gli estimatori non gli mancano.
Oltre alla Juventus, il difensore inglese ingolosisce anche Giuseppe Marotta, Amministratore Delegato dell’Inter, per il quale i parametri zero sono un must nella costruzione o rafforzamento di una squadra. D’altronde, l’eventuale approdo all’Inter del difensore giallorosso darebbe più forza contrattuale al club nerazzurro, alle prese con i difficili rinnovi contrattuali di Milan Skriniar e Stefan De Vrij.
In caso di mancato accordo con uno o, nella peggiore delle ipotesi, con entrambi, l’Inter, infatti, avrebbe le spalle coperte da un sostituto, Chris Smalling appunto, di pari valore. E poi, per dirla tutta, la Juventus, la cui unica nota positiva di una deludente prima parte di stagione è proprio l’imperforabilità del pacchetto arretrato tanto da vantare la miglior difesa della Serie A con appena 7 gol al passivo, non ha la necessità di potenziare il reparto difensivo.