Karsdorp-Mourinho, caso isolato? Da Hazard a Lukaku, le grandi liti dello Special One. Il tecnico lusitano non è nuovo a sparate del genere
La rottura, irreversibile e non più ricucibile, si è consumata subito dopo il match tra Sassuolo e Roma, concluso sul risultato di 1-1. Josè Mourinho nelle dichiarazioni del post partita non è andato molto per il sottile nei confronti di Rick Karsdorp: il terzino olandese fu accusato dallo Special One addirittura di tradimento, per aver favorito con il suo atteggiamento in campo il pareggio dei padroni di casa.
Per affrontare il caso dell’ex esterno del Feyenoord è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it nel corso della diretta su TvPlay l’avvocato del giocatore, Salvatore Civale. Il quale non ha risparmiato accuse nei confronti di Mourinho: “Non è la prima volta che usa elementi della rosa per distogliere l’attenzione da altri problemi. In pratica Karsdorp stato utilizzato dall’allenatore come capro espiatorio”.
Karsdorp-Mourinho, lo Special One non è nuovo a queste liti furiose: i precedenti
E in effetti, svolgendo una sorta di viaggio a ritroso nel tempo, si scopre che il tecnico di Setubal ha avuto scontri molto duri con altri giocatori, anche molto più importanti del pur bravo terzino olandese. Partendo dal difensore Ricardo Carvalho, suo pupillo dai tempi del Porto, passando per Andriy Schevchenko quando l’attaccante ucraino giocava nel Chelsea, fino a Romelu Lukaku ed Eden Hazard.
Con il difensore connazionale, lo Special One utilizzò parole molto dure davanti alla stampa. A seguito del primo match stagionale contro lo Wigan, Carvalho si lamentò per non esser partito titolare. Il mister non perdonò questo atteggiamento: “Mi sembra che Carvalho abbia problemi a capire le cose, forse dovrebbe fare un test sul quoziente intellettivo“. Non andò bene neanche Lukaku, che dopo il primo addio al Chelsea fu pizzicato da Mou: “Romelu è un ragazzo giovane che parla troppo. Si chieda perché oggi non è qui. Ci pensi: perché gioca nell’Everton e non nel Chelsea?“.
Con tutti questi grandi giocatori, che hanno fatto la differenza nella stragrande maggioranza dei club in cui hanno giocato, Mourinho ha avuto rapporti contradditori e tutt’altro che idilliaci. E solo in un caso lo Special One tornò indietro sulle sue posizioni, scusandosi addirittura con il diretto interessato.
Accadde qualche anno fa nei confronti di Bastian Schweinsteiger, il centrocampista tedesco che Mou estromise dalla rosa della prima squadra quando allenava il Manchester United. “Non sono stato giusto con lui. Lui è uno di quei giocatori nei confronti del quale mi sento in difetto e gliel’ho detto che non sono stato giusto con lui e da adesso lo sarò”. Parole inconsuete per uno come Mourinho, abituato a non avere ripensamenti: in questa circostanza però si dimostrò davvero Special.