Roma, Mourinho studia la rivoluzione: come cambia il ruolo di Pellegrini

Il “dottor” José Mourinho ha pronta la ricetta per guarire la Roma dal mal di gol che ha caratterizzato le ultime uscite dei giallorossi

José Mourinho ritorna al passato per uscire dalla crisi realizzativa e di gioco che ha caratterizzato gli ultimi impegni della Roma prima della sosta per i Mondiali. Il tecnico portoghese nel ritiro nell’Algarve, in Portogallo, ha infatti avuto indicazioni confortanti dal suo modulo prediletto: il 4-2-3-1.

José Mourinho cambio modulo
José Mourinho, la sua cura per guarire la Roma dal mal di gola (TvPlay.it)

Sembra, dunque, avere le ore contate la difesa a tre varata da Mourinho, sulle orme del suo predecessore Fonseca, per dare maggiore stabilità e sicurezza al reparto arretrato. Tuttavia la sterilità offensiva manifestata, in particolare, negli ultimi match del 2022, contro Sassuolo e Torino, ha indotto il tecnico di Setubal a ritornare sui suoi passi virando verso il 4-2-3-1 per valorizzare le qualità dei suoi calciatori.

Anche nel nuovo/vecchio modulo, ça va sans dire, fondamentale sarà Paulo Dybala, la cui assenza ha pesato non poco nella produzione offensiva dei giallorossi, che giostrerebbe nelle vesti di trequartista alle spalle di un Abraham desideroso di riscatto e che prossimo papà si sente maggiormente responsabilizzato.

Roma, la cura di Mourinho per guarire dal mal di gol: il ruolo di Pellegrini

Ebbene, il cambio di modulo potrebbe rivelarsi una manna dal cielo per l’inglese, chiamato nel 2023 a migliorare nettamente le cifre realizzative della prima parte di stagione. Infatti, nel 4-2-3-1 il tridente alla spalle di Abraham verrebbe completato da Zaniolo a destra e da Lorenzo Pellegrini a sinistra che, quindi, come in Nazionale, potrebbe giocare più avanzato, da trequartista esterno, proprio per sfruttare al massimo le sue abilità negli inserimenti e soprattutto la sua vena realizzativa.

Lorenzo Pellegrini ruolo cambio modulo
Un Lorenzo Pellegrini più offensivo nel nuovo modulo (TvPlay.it)

Del resto, i numeri certificano che nella difesa a tre il capitano giallorosso è alquanto penalizzato: solo un gol, più altri 3 in Europa League, finora, con una proiezione che neanche si avvicina al suo score della passata stagione quando ha messo a referto 9 gol, in aggiunta ai 4 in Conference League, e 7 assist.

Evidente, dunque, l’intento di Mourinho di mandare in archivio la difesa a tre per esaltare le doti offensive del capitano e la sua intesa con Dybala che dovrebbe tradursi in un maggior numero di rifornimenti per l’ariete inglese. Tuttavia, è improbabile che Mourinho decida di avviare la rivoluzione tattica già nel match contro il Bologna del 4 gennaio.

Un cambio di modulo così radicale comporterebbe molti rischi, meglio dunque affidarsi alla collaudata difesa a tre. Comunque, il dado è tratto e di conseguenza i tifosi giallorossi possono attendersi una Roma più propositiva e votata all’attacco per inseguire il sogno della qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

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