Napoli, tanto bravo quanto imperfetto: i tre colpi flop di Giuntoli. Il dirigente fiorentino dirige da sette anni l’area tecnica degli azzurri
Quello tra il Napoli e Cristiano Giuntoli è stato finora un sodalizio felice che ora può diventare anche vincente. Da quando il cinquantenne dirigente toscano è stato scelto dal presidente Aurelio De Laurentiis per dirigere l’area tecnica degli azzurri, la squadra partenopea si è mantenuta stabilmente ai vertici del calcio italiano sfiorando lo scudetto in almeno una circostanza.
Giuntoli riuscì a conquistare De Laurentiis grazie allo splendido lavoro realizzato con una piccola società come il Carpi salito dalla Serie D alla Serie A nel giro di sei anni. Un cammino esaltante che ha colpito parecchio il patron del Napoli il quale nell’estate del 2015 gli affidò lo sviluppo del progetto tecnico azzurro. E tutto si può dire tranne che l’ex difensore non sia riuscito nella sua missione.
Il Napoli in questi sette anni ha potuto disporre di rose complete e altamente competitive, anche rinunciando a giocatori di grandissimo livello come Higuain, Koulibaly, Jorginho, Mertens e Lorenzo Insigne. Cessioni importanti e remunerative nella stragrande maggioranza dei casi, che hanno fruttato cifre significative che reinvestite in parte hanno consentito di tenere alto il livello tecnico della squadra.
Ma non è stato sempre solo rose e fiori: di fronte a una stragrande maggioranza di acquisti indovinati Giuntoli in almeno tre occasioni non ha saputo investire al meglio i tanti soldi incassati. A gennaio del 2017 il 29enne centravanti Lorenzo Pavoletti fu acquistato dal Genoa per ben 18 milioni di euro: l’innesto dell’attaccante livornese si è rivelato fallimentare tanto che già ad agosto fu ceduto a titolo definitivo. al Cagliari.
Ma è nell’estate del 2019 che Giuntoli mette a segno il suo più importante colpo al contrario, il grande flop. Il ds toscano acquista dalla Roma il difensore greco Kostas Manolas per complessivi 36 milioni di euro. In tre stagioni il centrale ellenico colleziona solo 60 presenze e si fa notare soprattutto per il numero elevatissimo di infortuni.
Non ha reso secondo le aspettative nemmeno Andrea Petagna, acquistato a titolo definitivo dalla Spal nel 2020 e ceduto l’estate scorsa al Monza di Berlusconi e Galliani. Tre acquisti sbagliati che però non offuscano lo straordinario lavoro svolto da Giuntoli in questi sette anni di Napoli.
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