Carlo Nicolini, vice del direttore sportivo dello Shakhtar Donetsk, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it su TVPLAY: le sue parole.
Carlo Nicolini, il vice di Darjo Srna, ha parlato ai microfoni di Calciomercato.it del futuro del talento Mykhaylo Mudryk, di De Zerbi e altro. Queste le sue dichiarazioni:
MUDRYK – “Confermo che l’Arsenal è una delle più attive, quando c’è una società interessata chiediamo: “Fate una proposta e quando l’abbiamo in mano iniziamo a trattare”. Come abbiamo sempre detto, per trattare Mudryk serve un’offerta importante. L’Arsenal potrebbe aver fatto un’offerta di questo tipo, se è quella si rifiuta, ma c’è trattativa. Sono stati venduti giocatori che le società volevano vendere e che noi riteniamo non più forti di Mudryk con una valutazione attorno ai 100 milioni, quindi noi 60 li riteniamo pochi. Poi non sono io a fare la cifra, non ho particolari indicazioni dalla società, ma il DS ha detto che serve un’offerta importante più vicina a Grealish che per Antony. Se la cifra cash è 40 non viene presa neanche in considerazione. Al momento non ci sono società italiane sui nostri giocatori”.
SOSTITUTO MUDRYK – “Noi siamo già pronti per sostituire qualsiasi figura. Società che fanno bene sul mercato non si fanno trovare impreparate da questo tipo di situazioni. Una società che lavora bene sa che i suoi gioielli prima o poi possono partire e si guarda intorno, però abbiamo il nostro lavoro di scouting e contatti per qualsiasi ruolo. Non abbiamo l’obbligo di vendere nessuno. Noi il 9 ci ritroviamo e la prima gara ci sarà il 16 febbraio con il campionato che inizia a marzo”.
CUADRADO – “Il giocatore di quest’anno non è un top da Juventus, al massimo lui dovrebbe essere un’alternativa. Se i bianconeri mettono in campo già tre o quattro non top e poi vanno prese delle alternative a questi, vanno anche fatte delle valutazioni, ma devono avere il coraggio di rischiare, visto che ci sono i cinque cambi. Magari non serve andare a prendere giocatori all’estero pagandoli che valgono meno dei nostri giovani”.
DE ZERBI – “Quanto c’era di mio? Molto più del 50% quando l’ho fatto venire qui. Sono rimasto molto dispiaciuto per noi e per quello che avremmo fatto vedere in Europa nei prossimi due o tre anni. Gli auguro comunque tutto il bene, adesso è nell’Olimpo dei top allenatori, se prima qualcuno poteva dire ora nessuno può criticarlo”.