Messi, il Mondiale fa impazzire il mercato: quanto vale la sua maglia

Questo Natale dei collezionisti stanno facendo follie per una maglia di Messi del Mondiale, ne abbiamo parlato con un esperto del settore.

Il Mondiale appena conclusosi ha portato l’Argentina e Lionel Messi sul tetto del Mondo del calcio. L’epico trionfo dell’Albiceleste ha suscitato entusiasmo ed ammirazione da parte di tanti sportivi, non solo argentini. Attorno a quello che si vede sul campo ruotano però anche tanti altri mondi, che vanno a comporre una galassia sconfinata. Uno di questi è quello del mercato delle maglie dei calciatori, tra collezionisti o semplici appassionati facoltosi, succede di tutto tra scambi e aste. Ne abbiamo parlato con Luca Landi, che gestendo la pagina Instagram @matchwornaddiction ne ha viste e sentite di tutti i colori. Dallo scambio per Roberto Baggio alla “regola” di Zlatan Ibrahimovic, passando per gli aneddoti di diversi ex-calciatori, oggi collezionisti.

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Messi, quanto valgono le sue maglie del Mondiale. (TVplay.it)

Da quanto tempo sei un collezionista di maglie e come è nata questa passione?

Nel 2001, avevo 15 anni e venne ad abitare sopra casa mia Angelo Carbone che stava giocando alla Pistoiese. Ogni giorno mi facevo trovare sotto casa per incontrarlo e parlarci del Milan; quando gli scadde il contratto, prima di andarsene, chiamò Maldini e me lo fece conoscere mandandomi a Milanello durante gli allenamenti. Era la settimana prima del derby del 6-0 (2001 n.d.r.). Finita la giornata con la squadra Serginho mi regalò una sua maglietta e da lì iniziai piano piano a reperire quello che potevo tramite aste su eBay o aste di beneficienza che ai tempi erano affidabili…

I primi step immagino saranno stati i più difficili, ad esempio come si fa a capire se le maglie usate sono autentiche?

Collezionando principalmente Milan ti trovi dentro un mercato pieno di insidie, con costi altissimi. L’unico modo per imparare le differenze da stagione a stagione, da maglia a maglia, è semplicemente l’esperienza che ti viene data dallo studiare le foto di archivio. Anche parlarne con chi ai tempi o attualmente lavora nella società e conosce le magliette perché si occupa di prepararle ai giocatori. A volte le differenze tra una maglia store e una da campo possono essere semplicemente un’etichetta interna, o la grandezza dello sponsor, insomma ogni annata, dai primi anni 80 ad ora, presenta differenze che vanno studiate.

Qual è la maglia più rara e antica che possiedi o ti è passata tra le mani?

La più antica, in realtà, non è una che ho posseduto ma che ho aiutato a portare nel museo di un amico collezionista. Si tratta di una casacca dell’Italia utilizzata al Mondiale del 1934. Era semplicemente rimasta per decenni nel baule di un parente del giocatore.

Con questa passione si conosce gente da tutto il mondo, ma a volte capita di entrare in contatto con gli stessi ex-calciatori che immagino siano delle “miniere” con tutti gli scambi fatti durante la carriera, tu chi hai conosciuto?

Ho conosciuto numerosi giocatori che si sono rivelati nel maggior numero dei casi persone molto simpatiche, uno dei più grandi collezionisti di magliette in Italia è Alessandro Altobelli! Una volta invece fui addirittura contattato da Gianluca Pagliuca perché stava cercando alcune sue magliette mancanti. Ci siamo messi a ricordare le partite di USA 94 che peraltro è il Mondiale che ricordo con più affetto.
Pietro Paolo Virdis invece mi ha raccontato che quando lui giocava le divise erano poche. Se i calciatori volevano portarsele a casa o regalarle, le dovevano pagare carissime e pochi avevano lo stipendio per farlo, tant’è che solo i giocatori più rappresentativi riuscivano a tenersi un certo numero di casacche. Sino a metà anni ’90 non c’erano tante maglie per la singola partita. Molto spesso la stessa veniva vestita, durante la stessa stagione, da giocatori diversi. Ad esempio ho una numero 10 del Milan della stagione 1988/89 che è stata indossata sia da Ruud Gullit che da Carletto Ancelotti.

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Le maglie di Messi (Qatar 2022), Baggio (USA 1994) e Gullit/Ancelotti (1988-89). (TVplay.it)

A proposito di campioni, qual è invece la maglia più costosa che hai o ti è passata tra le mani?

Il mio “Santo Graal” è la maglia di Roberto Baggio utilizzata in Italia-Spagna al Mondiale del 1994. La scambiò con Juanele nel tunnel degli spogliatoi alla fine del primo tempo. Baggio è indubbiamente il mio calciatore preferito di sempre e quel Mondiale è legato a vari ricordi d’infanzia. Quindi ottenere quella maglia è stato come fare un viaggio nel tempo e concretizzare dei ricordi che hanno un valore inestimabile! Varie persone hanno cercato di acquistarmela facendo proposte assurde, ma non me ne separerò mai.

Quanto ti offrirono?

Ho rifiutato 12 mila dollari da un ragazzo dell’Arabia Saudita.

Come ci sei arrivato a quella di Baggio?

Ne era in possesso un mio amico di Hong Kong col quale l’ho scambiata dandogli gli scarpini di Johan Cruyff indossati nella finale di Coppa Campioni del 1974 contro la Juventus. Lui è uno dei più grandi collezionisti di magliette Ajax della storia e gli mancava un oggetto legato alla finale del 1974. D’altro canto conoscevo una persona che era in possesso di questi scarpini e se ne voleva separare per motivi economici. Ho quindi unito le due necessità e portato a casa la maglia di Roby, che tra l’altro ho ricevuto a casa il giorno in cui il Milan ha vinto il derby decisivo per la conquista dell’ultimo Scudetto. Una giornata memorabile se non fosse stato per un dente che ho dovuto levarmi d’urgenza la mattina successiva, evidentemente il karma – per citare Baggio – doveva pareggiare tutti quegli eventi!

Di quanto si impenna il valore se una maglia usata viene anche autografata?

L’autografo è il feticcio di alcuni collezionisti, decisamente non il mio perché “altera” lo stato della maglietta. Alcuni giocatori sanno che c’è chi vuole lucrare su di loro vendendo magliette e chiede autografi per alzarne il valore. Così si rifiutano di autografarle a meno che non ci sia anche la dedica (che ovviamente ne fa scendere la valutazione essendo una firma personalizzata), uno di questi è Zlatan Ibrahimovic. Il giorno in cui Diego Armando Maradona è venuto a mancare, molti hanno iniziato a tirare fuori le sue maglie autografate e i valori erano alle stelle, di cifre intorno ai 50 mila euro.

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Zlatan Ibrahimovic ha una sua regola con le maglie da autografare. (TVplay.it)

Con il Mondiale appena concluso come sono andate le cose?

Mercato totalmente impazzito, molto probabilmente sarà l’ultimo Mondiale di Messi, quindi chiunque sta facendo la corsa ad accaparrarsi le sue magliette. Ci sono alcune aste online per maglie preparate per lui, ma non utilizzate, contrassegnate con la dicitura delle singole partite, che sono arrivate a cifre tra i 20 e i 45mila euro! La cosiddetta World Cup fever!

Questo è il picco della valutazione o potrebbero impennarsi ancora di più quando si ritirerà?

Sicuramente questo è il picco, al momento del ritiro ci saranno nuove impennate, ma più di così è difficile. Maglie usate di Ibrahimovic, per esempio, ora sono introvabili, perché ha sempre richieste per scambiarle. Oltretutto, pare stia allestendo una sorta di museo a Malmo, con tutte le sue casacche e quelle scambiate nel corso della carriera.

Sono le maglie di Messi le più ricercate al momento tra i giocatori in attività immagino, o ci sono pezzi ancora più ambiti?

Ogni collezionista ha il suo “Santo Graal”, Messi e Maradona che rappresentano il calcio che ti fa sognare, ovviamente sono tra i giocatori più ricercati! Poi ci sono le rarità, ad esempio c’è il caso di Johan Cruijff che giocò il Mondiale del 1974 con una maglia con 2 strisce nere invece di 3. Il motivo? L’Olanda aveva lo sponsor Adidas, ma lui era sponsorizzato dalla Puma, che gli impedì di utilizzare il logo completo dei suoi competitors. Ogni collezionista è alla ricerca di un oggetto del genere.
Chi come me colleziona principalmente Milan è alla continua ricerca di magliette delle finali di Champions League vinte. Ho un amico, Antonio, al quale prima o poi dovrò sottrare la maglietta indossata da Roque Junior nella finale contro la Juventus del 2003!

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Savicevic (Stella Rossa), Gattuso (Milan-Manchester United 2007), Gilardino (Atene 2007), Barzagli (Italia-USA 2006), Batistuta (1998-99). (TVplay.it)
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