Mourinho saluta tutti e non raggiunge la squadra nella Capitale, con lui i portoghesi doc Rui Patrício, Tiago Pinto e Nuno Santos: il motivo.
Roma, il Portogallo è in casa. Le voci di un Mourinho prossimo CT della compagine portoghese hanno infiammato la Capitale: i giallorossi temono di perdere lo Special One. Timore con un fondamento concreto perchè Mourinho non ha mai nascosto di voler allenare una Nazionale. Possibilmente a fine carriera, ma se il treno passa prima chi è lui per non provare a prenderlo. Proprio questa certezza allarma i giallorossi che preferirebbero un chiarimento anticipato. Ad oggi che lo Special One lasci Roma è possibile, non certo. Sicuramente ci ha pensato, la Federazione potrebbe averlo chiamato ma la risposta dello Special One è solo una: forse. Ci sono delle cose da sistemare: in primis il mercato.
Se Mourinho resta a Trigoria fino alla fine del suo contratto, intende tagliare qualche ramo secco. Innanzitutto Karlsdorp: i rapporti non sono ottimi, anzi tutto il contrario e il calciatore deve essere ricollocato. Non è il solo sulla via dell’uscita. Ci sono ancora i punti interrogativi Abraham e Zaniolo, i quali però non hanno rotto con l’allenatore, l’olandese sì. Non resta, dunque, che separarsi: il resto mancia, forse. La squadra rimane la stessa, magari è proprio questo il problema. Gli interpreti che non interpretano: Abraham grande assente nella prima parte di stagione sta recuperando – sul piano delle prestazioni – in amichevole. Non basta, tuttavia, mostrare gli artigli nelle partite che contano poco.
Esserci sempre, a partire da gennaio. Mourinho non aspetta nessuno e vuole garanzie da chi sente più in bilico, altrimenti arrivederci e grazie Roma. Questa, però, al momento sembra essere la strada più remota per un altro motivo: Mou lascia tornare in patria la squadra, ma resta in Portogallo per qualche giorno. Le feste, sicuramente, ma c’è anche dell’altro. Anzi degli altri: Rui Patrício, Tiago Pinto e Nuno Santos. Il nuovo trimvirato romanista: il portiere potrebbe diventare uno dei senatori – ammesso che già non lo sia – della compagine capitolina. Tiago Pinto e Nuno Santos approvano.
La Roma del futuro si costruisce sotto l’albero, con i portoghesi a rapporto: l’intenzione è quella di parlare apertamente. Lontano da occhi indiscreti, lo conferma il fatto che Mourinho – a bordo della propria auto – ha incontrato i giornalisti tirando dritto. Nessuna dichiarazione, significa che qualcosa bolle in pentola. Lo Special One vuole sapere su chi può contare e chi no. Quando c’è da riflettere chiama sempre i fedelissimi: uno, non si è ancora arreso, e due vuole capire che tipo di avvenire lo aspetta. Lo Special One intende sapere su chi può contare e chi no. Questo incontro scontro in terra portoghese potrebbe essere la prima mattonella del domani: non solo grandi nomi, ma talenti in prospettiva. Tra il dire e il fare c’e di mezzo il mercato. Alla Roma conta chi va, ma soprattutto chi decide di restare.
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