Lazio, il ricordo è indelebile: “Abbiamo fatto la storia”. Un ex protagonista della squadra biancoceleste è intervenuto su TvPlay
Nel corso della diretta pomeridiana di calciomercato.it ai microfoni d TvPlay è intervenuto chi per qualche anno è stato senza dubbio tra i migliori 4/5 portieri della Serie A. Stiamo parlando di Federico Marchetti, quarant’anni da compiere a febbraio prossimo, una carriera che ha toccato i suoi vertici negli anni trascorsi nella Capitale sulla sponda biancoceleste del Tevere.
Nei sette anni in cui ha indossato la maglia della Lazio, l’estremo difensore di Bassano del Grappa era diventato un beniamino dei tifosi, sia in virtù delle sue indubbie qualità tecniche che per il comportamento ineccepibile. “Sono stati anni meravigliosi, Roma e la Lazio mi sono entrati dentro. E ho un ricordo meraviglioso dei supporters biancocelesti, davvero speciali“.
Lazio, il ricordo indelebile di Federico Marchetti: “Abbiamo fatto la storia”
Nel 2018 Marchetti è poi passato al Genoa dove è rimasto, praticamente senza mai giocare, fino al 2022. E dove ha avuto dei problemi nel relazionarsi con l’ormai ex tecnico rossoblu, Blessin: “Gli abbiamo dato tutto, a gennaio mi misi a disposizione nel mio ruolo che era marginale nel dargli una mano nella gestione dei ragazzi, ma dopo un mese avevo capito che qualcosa non andava”.
Ma tornando al periodo più bello della sua carriera, Marchetti non ha problemi nell’indicare le stagioni in biancoceleste l’apice della sua crescita agonistica. E c’è un evento in particolare che l’ambiente laziale non potrà mai dimenticare, la storica conquista della Coppa Italia in finale contro la Roma, nel famoso derby 26 maggio 2013 risolto da un gol di Senad Lulic al 71′.
“E’ stata una grande emozione – sottolinea Marchetti -, lì per lì non ti rendi conto, tante volte quando giochi partite di grande importanza sei talmente concentrato che quello che c’è all’esterno lo capisci solo dopo. Un derby che ti permette di vincere una coppa capita ogni 50 anni. Pagina di storia? Sì lo abbiamo capito, tra i festeggiamenti a Ponte Milvio e il pullman scoperto, poi è il tempo anche, il fatto che quella finale sia ancora ricordata fa capire che abbiamo fatto la storia”.
