Il portiere del Karagumruk Emiliano Viviano è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it nella trasmissione TvPlay in onda su Twitch.
Il portiere del Karagumruk Emiliano Viviano è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it. Sul tavolo di discussione nella trasmissione TvPlay in onda su Twitch la scuola di talenti turchi, la Roma, lo Scudetto e Luis Alberto. Queste le sue parole:
ROMA SCUDETTO – “E’ un progetto che si può fare, basti vedere cosa sta facendo il Napoli di recente o cosa ha fatto il Milan. Ora ci sono anche delle big che hanno qualche difficoltà economica, non lo vedo come qualcosa di impossibile anche se alla Roma mancano ancora un bel po’ di cose. Ci sono giocatori forti, ma meno forti di altre squadre, già dietro senza un centrale c’è qualche problema. Sulle fasce Spinazzola viene da un infortunio grave, Zalewski è molto giovane, qualcosa ancora gli manca, credo ci siano 4 o 5 squadre attualmente più forti”.
IL PESO DI SPALLETTI AL NAPOLI – “C’è sicuramente la mano dell’allenatore, ma è un progetto che va avanti da un po’, secondo me è più forte della Roma. Mourinho è più bravo a gestire chi è già campione, Spalletti magari fa crescere di più. Al Napoli poi se manca qualche protagonista e gioca qualche comprimario non si nota una grossa differenza. Credo che l’allenatore conti al 30% in positivo, ma può contare anche al 90% in negativo, le querce non diventano limoni, per quanto l’allenatore è bravo può incidere al 30%”.
AMBIENTE – “Indipendentemente da quel che è più facile costruire è anche l’ambiente che incide, certe piazze sono più abituate a gestire periodi positivi o negativi, mentre magari a Roma o Napoli è un attimo passare dal massimo dell’entusiasmo al massimo della negatività. Il Milan in un paio di anni è tornata al top ma veniva da dieci anni di difficoltà, poi hanno saputo cogliere l’occasione insinuandosi nelle difficoltà delle altre grandi”.
LA LAZIO LAVORA MEGLIO – “La Lazio lavora sempre benissimo, poi però se parli sempre di big che possono partire… sono bravissimi a trovare però altri giocatori per rimpiazzarli, però magari la Roma con gli americani può fare investimenti molto più importanti per quanto la Lazio stia lavorando meglio”.
BANIYA E GULER – “E’ un calciatore che si addice bene al calcio italiano, ha giocato solo in Serie C, poi da noi è rimasto bloccato per una frattura da stress alla tibia curata anche male, ora però sta giocando molto bene. E’ molto bravo anche Guler, è giovanissimo, ma ha già la testa sulle spalle, ha tanto talento, gli farei fare uno step intermedio”.
NAPOLI E INTER – “Al Napoli l’addio di Koulibaly e Insigne era una tragedia, poi li hanno sostituiti con Kvaratskhelia e Kim che stanno facendo benissimo. Per l’Inter potrebbe essere una difficoltà sostituire Skriniar, certo che cambiare 6 o 7 giocatori all’anno poi fa sì che sia difficile parlare di progetto, anche per i problemi finanziari. Il Napoli non ha ancora vinto nulla, ma ha un budget inferiore ad almeno 4 o 5 squadre della Serie A e quanti anni sono che va in Europa? La Roma potrebbe fare qualcosa di simile, ma c’è in questo momento la pazienza di aspettare certi profili? A Milano o Torino è più facile, lo vediamo per esempio con De Ketelaere e come lo stanno tutelando, è un attimo fare la fine dei Bergkamp e degli Henry”.
LUIS ALBERTO-GALATASARAY? – “Il Galatasaray fa il 4-2-3-1, stanno giocando con Torreira e Sergio Oliveira in mediana, tra sottopunta, esterni e punte ne hanno 44. Luis Alberto io pregavo venisse alla Fiorentina, ma al Galatasaray mi sembrerebbe di troppo”.
SCUOLA TURCA – “Ci sono diversi nuovi talenti, anche Kadioglu è forte. Il presidente del Fenerbahce è tra i più ricchi d’Europa, è anche vero però che sono società molto indebitate, se arriva un’offerta da un top club sono profili che possono partire. Anche Altay è molto bravo”.
L’ATTACCANTE CHE TI HA MESSO PIU’ IN DIFFICOLTA’ – “Milito, poi bisognerebbe chiedere agli esperti di statistiche, o lui o Quagliarella sono quelli che mi hanno fatto più gol e con Quagliarella ci ho giocato per due anni. Sa fare tutto, fa gol con tutti i fondamentali, destro, sinistro, di testa. Il problema è che nel top dei suoi anni vi invito ad andare a vedere che giocatori c’erano in nazionale”.
BORINI – “Dicono che va via ma non lo so. Fisicamente è il miglior atleta che ho conosciuto in venti anni che gioco a calcio. Lui si allena con noi e poi ancora a casa. Poi in campo può giocare ovunque”.
IL FUTURO – “Mi sto convincendo a fare l’allenatore. Filosofia? La cosa più intelligente è seguire dove va il calcio, è passato il periodo del tiki taka, ora si aggredisce alti. Il Liverpool di Klopp è un esempio più facile del City di Guardiola. Credo sia più facile da insegnare rispetto allo scimmiottare Guardiola”.
XAVI STA PROVANDO A IMITARE GUARDIOLA – “Ci sta provando, se devo fare proprio un esempio però dico Arteta all’Arsenal. Il Barcellona l’ho visto contro l’Inter, è stata una roba da mani dei capelli perché con la palla sapevano giocare, ma poi senza palla c’erano tanti problemi. Il palleggio serve a tante cose, a costruire spazi ma anche riorganizzarsi. Le grandi squadre sanno distinguere i momenti della partita”.