Serie A, perchè il decreto salva-calcio è stato approvato: l’annuncio in diretta fa infuriare i tifosi. Il provvedimento consente ai club di rateizzare i debiti
Un regalo ai club indebitati fino al collo e che umilia chi per sopravvivere è costretto a sbarcare il lunario. E’ in questo modo che viene percepito il cosiddetto decreto salva-calcio, promosso e voluto a tutti i costi dal senatore e presidente della Lazio, Claudio Lotito e da altri presidenti di Serie A, approvato in extremis dal Governo Meloni e inserito all’interno della manovra finanziaria.
Il provvedimento in questione consente ai club di spalmare i debiti contratti con il fisco grazie ad una rateizzazione monstre. L’annuncio del via libera al cosiddetto decreto-Lotito ha scatenato la rabbia di molti cittadini che si sentono giustamente discriminati. A parlare diffusamente del contestato provvedimento è il senatore di Fratelli d’Italia Guido Quintino Liris.
Serie A, quante polemiche sul decreto salva-calcio: “Ma è una rateizzazione, non un finanziamento”
Intervenuto nella diretta di Calciomercato.it ai microfoni di TvPlay, il senatore Liris ha difeso a spada tratta il provvedimento che il consiglio dei ministri ha approvato: “Il dibattito è cominciato quando si è parlato dello sport in generale e del fatto che il mondo dello sport rispetto ad altri mondi non era stato aiutato nel giusto modo. E poi non è stato approvato quello che Lotito voleva”.
Il senatore Liris risponde alle critiche e alle eccezioni che puntualmente gli vengono rivolte, ovviamente nel merito del decreto: “Io posso parlare del quater, che è quello che è votato, ci sono energie importanti per sport e salute, CONI e comitato paraolimpico, l’aiuto è per tutti quei soggetti che avevano sospeso le tasse per motivo Covid per un certo periodo di tempo”.
Ma il senatore Liris assicura che non si tratta del salvataggio esclusivo di pochi club privilegiati: “Non parliamo poi di una mancanza di pagamento, ma di una rateizzazione nella misura in cui lo sport non ha ricevuto sostegni a fondo perduto ma avendo lo sport avuto le tasse sospese. Parliamo di IVA e IRPEF che vengono rateizzate e che quindi avranno una possibilità in più per essere incassate”.
“Molte società- conclude l’esponente del partito di maggioranza relativa – non parlo solo di quelle di Serie A, hanno espresso un bisogno reale della rateizzazione mentre altre sono state virtuose. Nel mondo dello sport sono tante le possibilità di indotto, anche a livello lavorativo occupazionale, che sono messe sotto pressione dalle contingenze attuali”.