Messi è riuscito a 35 anni nell’impresa di eguagliare Diego Armando Maradona nel vincere il Mondiale ma in Francia non l’hanno presa per niente bene.
A volte il calcio sa essere crudele e irrispettoso nei confronti dell’avversario di turno. Difatti, uno dei principi su cui si regge questo sport è il rispetto dell’avversario, sia in campo che fuori. Un qualcosa che non sempre viene fatto, con dimostrazioni che portano a spiegare come mai sia degenerato in mero business.
Un esempio, fu quando Messi spostò con il piede la maglia di un calciatore del Messico nello spogliatoio dopo la prima vittoria al Mondiale in Qatar. Un gesto che non piacque a nessuno, perché rappresentava il disprezzo e la mancanza di rispetto nei confronti di un calciatore e di una Nazione che meritavano tutto, tranne che quel brutto gesto. Un qualcosa di cui si è parlato per giorni, interrogandosi ancora una volta sul ruolo che ha il calcio in questa società.
Messi, “vendetta” in Francia
Accettare una sconfitta o il rivale, non è un qualcosa che avviene sempre, soprattutto nel mondo del calcio. Difatti, si tende sempre a dimostrare il proprio disprezzo verso chi si affronta o verso colui che vince. Una sorta di frustrazione pervade lo sconfitto, che sfocia nella mancanza di rispetto più totale. Lo sanno bene in Francia che, non digerendo la sconfitta contro l’Argentina, hanno deciso di utilizzare la maglia di Messi come zerbino.
Insomma, pulirsi i piedi per entrare, sopra la maglia di colui che avrebbe sottratto ai francesi l’ennesima Coppa del Mondo. Un gesto poco carino e irrispettoso, soprattutto se si considera che l’attaccante argentino veste anche la maglia del PSG. Con un gesto del genere, non è difficile pensare che il futuro del numero 10 argentino a Parigi sarà alquanto tormentato e poco piacevole.