Lionel Messi si è laureato campione del mondo, eppure il più forte del mondo è proprio il grande sconfitto della finale di Doha: Kylian Mbappé
La finale di Doha dei Mondiali in Qatar doveva essere, per parere unanime, una sfida tra Lionel Messi e Kylian Mbappé e così è stato. I due fuoriclasse del Paris Saint-Germain non hanno tradito le attese: due gol, più il penalty alla lotteria dei rigori, per la “Pulce” argentina, addirittura 3 gol, come solo Geoff Hurst nel 1966, più il penalty ai rigori, per il francese.
All’Iconic Lusail Stadium è andato in scena uno scontro tra giganti che ha incoronato il numero 1o argentino, come naturalmente i suoi compagni di squadra, campione del mondo. Eppure, proprio la finale di Doha ha certificato che il miglior calciatore del mondo è proprio il grande sconfitto della finale di Qatar 2022.
A 24 anni, che compirà domani, l’asso francese ha di fatto spodestato il compagno-rivale dal trono di Re del calcio. D’altronde, oltre ad aver eguagliato il record di Hurst, con la tripletta di ieri Mbappé è anche entrato nel ristretto club dei giocatori (Vavà, Pelè, Breitner, Zidane e Ronaldo gli altri membri) che hanno segnato almeno un gol in due diverse finali dei Mondiali.
Ma non sono solo i record e il palmares a eleggere il 24enne francese a miglior calciatore del mondo. Mbappè ha esibito ieri, durante la finale di Doha, la prova inconfutabile di come un un fuoriclasse possa cambiare in un battito di ciglia il destino di un match.
Per settanta minuti Mbappé non ha inciso, praticamente non si è mai visto, poi all’improvviso, quando il match sembrava ormai in cassaforte, con gli argentini che già pregustavano il trionfo, si è acceso confezionando in un minuto scarso la doppietta che ha rimesso in carreggiata i francesi.
Uno-due micidiale e rapido come la mitragliata di un kalashnikov e come le sue progressioni da centometrista che unite all’esuberanza fisica e al killer instinct ne disegnano il profilo del fuoriclasse moderno e del futuro. Ecco perché se Messi è campione del mondo, il più forte è proprio Mbappé che, tra l’altro, a differenza della “Pulce” albiceleste, non sembra avere un antagonista alla sua altezza, insomma il suo “Cristiano Ronaldo”, motivo per il quale il suo “regno” sembra destinato a durare più a lungo di quello del suo predecessore neocampione del mondo.
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