Messi continua a far parlare di sé e non solo per le sue giocate e i suoi gol, quanto per gli apprezzamenti che riceve dagli ex allenatori.
Arrivare a 35 anni e giocarsi finalmente con spensieratezza il Mondiale: è ciò che finalmente sta vivendo Lionel Messi. Ebbene sì, dopo tanti anni passati a confrontarsi con Diego Armando Maradona, l’ex attaccante del Barcellona sta finalmente riuscendo ad incantare e trascinare la propria Nazionale. Un traguardo finalmente raggiunto, a dimostrazione di essersi staccato definitivamente, dal punto di vista psicologico, dall’eterno confronto.
Adesso, contro la Francia di Mbappé, l’attaccante del PSG dovrà continuare a dimostrare il suo valore, le sue capacità di leadership e provare a conquistare quella Coppa del Mondo che in Argentina manca da troppi anni. Un obiettivo arduo, ma non irraggiungibile, soprattutto perché adesso si è liberi dal punto di vista psicologico e si potrà affrontare senza problemi e timori la squadra di Didier Deschamps.
Messi, che stima
A parlare bene del numero 10 dell’Argentina è un suo vecchio allenatore, Mauricio Pochettino, che in un’intervista al ‘ The Athletic’, ha detto: “Tutti diranno che la migliore prestazione di Messi è stata con il Barcellona, ma penso che le sue migliori prestazioni siano proprio adesso. Avere 35 anni e giocare nel modo in cui sta giocando lui, nel modo in cui si sta godendo il suo gioco ai Mondiali, se dovessi scegliere un periodo lo sceglierei ora“.
Un attestato di stima importante, dove emerge però anche come, a distanza di anni e con la maturità, l’attaccante argentino sia diventato finalmente quel leader che tutti si aspettavano di vedere in campo con la maglia della Nazionale. Un pensiero che, l’ex Tottenham ha espresso così: “Essere in grado di giocare nel modo in cui sta giocando lui, essere il leader di cui l’Argentina ha bisogno, per me è un passo enorme per lui. Non solo la prestazione, nel modo in cui ci aspettiamo ora, ma anche la leadership che tutti stanno cercando di ottenere da lui“.