Allegri, Pogba come Ronaldo: quel rapporto che non decolla

Allegri taglia fuori Pogba: il rapporto con il trequartista è ai minimi termini. Determinante la condizione del 29enne.

Allegri e Pogba sono due rette parallele che non si incontrano mai. O meglio hanno smesso di incontrarsi da quando il trequartista è arrivato a Torino per la seconda volta. Il tecnico toscano non ha mai digerito l’atteggiamento del giocatore, specialmente in relazione alla gestione dell’infortunio ultimo che ha avuto. Non solo ha messo in difficoltà la squadra – stando fuori più del necessario per il ritardo sulle terapie – ma ha complicato la vita a sé stesso per via di alcune scelte controverse. Come quella della terapia di mantenimento prima dell’intervento che avrebbe peggiorato le cose.

Pogba
Paul Pogba (Ansa)

La situazione attuale è quella di ritrovarsi con un calciatore da 8 in pagella, ma effettivamente senza rendimento. Perennemente ai box. Questo non piace ad Allegri che non solo corregge il tiro, ma entra in merito alla vicenda e non perdona l’ex Manchester United: “Non riesce a fare un metro”, ha detto in conferenza stampa. Significa che ancora non si può usare, ma non è detto che lo usi neppure dopo. Quando i tempi saranno maturi, se l’immaturo dimostrerà di essere ancora Pogba. Un copione già visto – lascia intendere Allegri – ai tempi dello United.

Allegri-Pogba ai ferri corti: come cambiano le gerarchie bianconere

Pogba con il Manchester soffriva di crisi d’identità: non sapeva più chi volesse essere. Non stava bene con Solskjaer, ma stavolta la situazione è diversa. Il trequartista – tra problemi fisici e ricadute – non ha mai davvero dimostrato la propria caratura in bianconero e Allegri è stufo di aspettarlo. Anche perché da gennaio cambieranno molte cose nella Juve. Il tecnico toscano è il solo volto della vecchia guardia, ma dovrà necessariamente cambiare atteggiamento. Solo gente motivata, senza pressioni ma con determinazione: l’uomo vede Pogba non determinato a rientrare.

Pogba
Il trequartista bianconero (Ansa)

Anche per via della situazione fisica, ma non è solo questo: Allegri lamenta una poca motivazione. Atteggiamento inaccettabile secondo l’allenatore che farà di tutto per modificare questa tendenza, insita non solo in Pogba, che però deve dare l’esempio. Se è il primo che temporeggia, allora Allegri deve far capire – con polso e senza mezzi termini – che il tempo delle attese è finito. Arriva quello dei giudizi e, fin qui, Pogba sembra essere non classificato.

Allegri non è la prima volta che vive questa situazione: l’anno scorso il problema era Cristiano Ronaldo, infatti appena tornato a Torino il tecnico bianconero si è premurato che fosse accompagnato alla porta. Manchester United, proprio l’ex squadra di Pogba. Lo sliding doors degli incompresi con l’ex Milan come denominatore comune, ma l’epilogo stavolta dev’essere diverso: la Juve un altro top player non può permetterselo, Pogba deve diventare l’arma in più. Fino ad adesso ha sparato a salve: nel senso che è tornato, ha salutato e si è messo in tribuna. Scaldare sedie, però, non è più concesso.

 

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