Papa Francesco può spezzare un tabù che dura dal secolo scorso con l’aiuto di Messi: in cosa consiste il record legato al calcio.
Nato oggi 86 anni fa nella provincia di Buenos Aires, Papa Francesco ha conquistato subito i fedeli dal giorno in cui è in carica, il 13 marzo di nove anni fa. Un Pontefice, l’argentino, che sa certamente come parlare al cuore delle persone, e non per forza passando sempre e solo dagli insegnamenti religiosi.
D’altronde è egli stesso molto immerso nella vita, al netto dell’età che può ora creargli qualche problematica. Dalla sua patria raccontano quanto fosse umile, quanto gli piacesse stare tra le persone, e quante passioni avesse ed abbia. Tra queste, forse, la più grande è quella per il calcio, ed in particolare per il San Lorenzo.
Infatti, Jorge Mario Bergoglio è legatissimo agli sportivi sudamericani ed allo sport che lancia messaggi di pace nel mondo. La cosa davvero incredibile, però, è che ora potrebbe ritrovare ad essere un Papa “da record”, e proprio grazie al calcio. Tutto dipende però, dalla sua Argentina, che domani giocherà in Qatar la finale del Mondiale contro la Francia.
Papa Francesco “insegue” Pio XI: Messi può aiutarlo a spezzare il tabù
Francesco è il 260esimo Papa della Chiesa cattolica, ed il terzo consecutivo nato fuori dall’Italia dopo l’indimenticato Giovanni Paolo II (nato a Wadowice, Polonia) e Benedetto XVI (nato a Marktl, Germania). Domani, però, potrebbe però avere un “primato” tutto suo, in base all’esito della finale tra Francia ed Argentina.
Se l’Albiceleste si laureasse campione del mondo per la terza volta, infatti, Papa Francesco sarebbe il primo Pontefice straniero ad essere “campione del mondo”, a sua volta. Oltretutto sarebbe solo il secondo in assoluto in carica a veder vincere la propria nazionale in un Mondiale di Calcio.
L’unico a “riuscirci” era stato Pio XI (nato Achille Ratti), Papa dal 1922 al 1939. Nonostante fosse nato a Desio, allora città del Regno Lombardo-Veneto, egli si può considerare infatti italiano, dunque Pontefice sia quando quando gli Azzurri di Vittorio Pozzo vinsero, sia nel 1934 che nel 1938. Al di là di questo, però, quel che è sicuro è che domani Francesco sarà davanti alla tv a tifare per Leo Messi e compagni, per un successo iridato che manca da 36 anni.