FIFA, Infantino disegna la nuova era del calcio: i due Mondiali che possono accontentare tutti

Il presidente della FIFA sta rivoluzionando il calcio: perché i suoi due Mondiali allargati potrebbero essere la mossa vincente.

Nella giornata di oggi, la FIFA ha ufficialmente annunciato che il nuovo Mondiale per club, con una formula studiata da anni, prenderà il via nel 2025. Un nuovo incredibile torneo che coinvolgerà 32 squadre, con criteri di qualificazione ancora non chiariti. Una vera rivoluzione rispetto alla formula che invece coinvolgeva solo le squadre campioni di competizioni continentali e poco altro.

Infantino rivoluzione
Il presidente della FIFA, Infantino, può rivoluzione il calcio con il Mondiale a 48 squadre e quello per Club a 32 (TvPlay.it)

Una competizione a cui il presidente della FIFA Gianni Infantino pensava da anni, e che ora prende finalmente forma. Diverse le reazioni, con i detrattori che si focalizzano soprattutto sul fatto che il calendario delle squadre verrà ad essere ancora più fitto. La scelta, in realtà, nasconde delle motivazioni ben precise, che potrebbero cambiare per sempre la fisionomia del calcio attuale. Una risposta antitetica alla Superlega, che nasconde – allo stesso modo – rischi e vantaggi.

FIFA, Mondiale per club e Mondiale 2026: la scommessa di Infantino per rivoluzionare il calcio

I 12 club che avevano, nella primavera del 2021, tentato la frattura creando una competizione opposta al monopolio FIFA/UEFA, avevano come presupposto di partenza quello di mettere al centro le società e gli introiti della nuova lega, dividendosene praticamente il totale senza dover passare da un ente a loro superiore come quelli sopracitati. La seconda motivazione, non certo in ordine d’importanza, era quella invece riguardante il prodotto calcio, da rendere più appetibile agli occhi delle generazioni future organizzando più match tra le squadre europee – se non migliori sul campo – quanto meno più blasonate negli ultimi 30 anni.

Infantino rivoluzione
Il presidente della FIFA, Infantino, può rivoluzione il calcio con il Mondiale a 48 squadre e quello per Club a 32 (TvPlay.it)

In attesa della sentenza della Corte di Giustizia Europea che arriverà a marzo, dopo il parere dell’Avvocatura Generale della Corte che ha chiarito come UEFA e FIFA non siano protagonisti di alcun infrazione allo stato attuale delle cose, l’annuncio del nuovo Mondiale per Club di oggi suscita alcune importanti riflessioni. A suo modo, infatti, questa potrebbe essere una rivoluzione grande tanto quanto quella della Superlega.

Perseguita, sia chiaro, aprendo invece le porte di competizioni importantissime – come i due Mondiali – a più squadre possibile. Per i club fondatori della Superlega probabilmente un errore, col rischio di moltiplicare le partite, avendone anche molte più squilibrate. Non sarebbe una sorpresa, infatti, vedere la Francia o l’Argentina (nel 2026) di fronte a squadre che in un Mondiale a 32 nazioni (piuttosto che 48) faticherebbero a qualificarsi. Allo stesso modo potrebbe accadere se ci si ritrovasse a vedere il Real Madrid di fronte a squadre non proprio di primissima fascia dall’Asia o dall’Africa.

Un rischio non di poco conto, certamente. Ma non è da trascurare – in ogni caso – l’altra faccia della medaglia. Impiegare più squadre, con la stessa logica dell’assegnazione del Mondiale al Qatar, potrebbe voler dire aprire il calcio ad un nuovo pubblico, più vasto. E moltiplicare in maniera smisurata, almeno potenzialmente, i ricavi dei due tornei per quanto riguarda i diritti televisivi. Portare dunque il calcio più lontano dal modello eurocentrico che immaginano ora i tifosi, globalizzandolo ancora di più.

Una ricetta particolare, con i suoi pro ed i suoi contro. Se anche la divisione degli introiti fosse rivoluzionata, come i format delle due competizioni, allora Infantino potrebbe riuscire nell’impresa di accontentare più parti possibili. In caso contrario, tuttavia, cambierebbe tutto. Il presidente si sta mettendo in gioco, e la sua credibilità dipende proprio da come andranno il nuovo Mondiale per club e quello per nazioni a 48 squadre. Intanto, nel marzo del 2023 correrà da solo per il rinnovo del suo mandato quadriennale a capo della FIFA.

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