Benzema continua a far parlare di sé, anche se non è in Qatar. Una decisione, quella del francese, che ha colto tutti di sorpresa.
Battere due a zero il Marocco e ottenere l’ennesima finale della propria storia: la Francia è riuscita nell’intento. Un obiettivo che porta Deschamps a scegliere, come da contratto, il proprio futuro da c.t. una volta finita la spedizione di Qatar2022. Un risultato che potrebbe consentire alla Nazionale francese di conquistare l’ennesima Coppa del Mondo, a patto che si batta l’Argentina di Lionel Messi che, contro la Croazia, ha dimostrato di essere in ottima condizione fisica.
Contro la squadra di Scaloni, servirà una Francia capace di saper chiudere gli spazi, per evitare gli inserimenti di vari calciatori, per poi ripartire e attaccare centralmente. Rispetto alla gara con il Marocco, servirà un piano di gioco diverso, perché l’Argentina può contare su un Lionel Messi ispirato e che ha voglia di chiudere la carriere con la conquista di un Mondiale con la propria Nazionale.
Benzema spiazza tutti
Un obiettivo, quello di Messi, che ha portato a chiedere a Deschamps in conferenza stampa se, per la finale si potrebbe avvalere di un calciatore di personalità e qualità come Karim Benzema. Un attaccante che, se storicamente con il Real Madrid ha conquistato tutto, con la sua Nazionale ha ottenuto meno di quanto ci si sarebbe aspettato nella sua carriera.
Sulla presunta convocazione dell’attaccante francese, Didier Deschamps non si è voluto esporre, dicendo: “Preferisco non rispondere a questa domanda… mi dispiace“. Una risposta che ha spiazzato tutti i partecipanti alla conferenza stampa. Una risposta che ha posto una domanda chiara: rispetto per la squadra o tattica?
A questa potrà rispondere solo il c.t. francese anche se effettivamente, in entrambi i casi, c’è un filo logico. Nel primo caso, sarebbe doveroso continuare con i giocatori che l’hanno portato fino alla finale, non affidandosi a chi, per infortunio, non ha potuto partecipare. Nel secondo, invece, potrebbe essere la carta vincente da anteporre ad uno straripante Messi, di cui questa Francia ha comunque timore.