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Osimhen, il racconto angosciante: “Ho rischiato la vita”. I fatti

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Marco Di Nardo

Osimhen continua a far parlare di sé per ciò che fa ogni volta in campo. Adesso, si parlerà di lui anche per la sua vita privata.

Essere un attaccante giovane e di grandi prospettive, può a volte fuorviare il pensiero dello stesso giocatore che, pensando di avere già tutto, si accontenta. Non è il caso di Victor Osimhen che, da quando è arrivato a Napoli, è sempre riuscito a dimostrare tutto il suo valore. Con Spalletti in panchina, il nigeriano ha registrato anche dei netti miglioramenti sia dal punto di vista tecnico che tattico. Certo, il lavoro da fare è ancora tanto ma i progressi fanno ben sperare.

Osimhen, racconto struggente (TvPlay.it).

D’altronde, in due stagioni e mezzo, nonostante i vari infortuni avuti, l’ex attaccante del Lille è sempre riuscito ad andare in doppia cifra e a fornire almeno 5 o 6 assist a stagione. Dati che fanno capire quanto questo calciatore possa diventare devastante se solo riesce a migliorare ulteriormente sotto certi aspetti.

Osimhen e il racconto angosciante

Per far registrare una crescita del genere e ottenere grandi risultati, ci vuole un carattere forte e determinato. Un qualcosa che il nigeriano ha e che in un’intervista al ‘Corriere dello Sport’ spiega chiaramente: “Ho centrato al mille per mille tutti gli obiettivi che immaginavo da piccolo. Anche quando le cose non andavano bene, ho continuato a crederci, a sognare, a pregare e a lavorare sodo perché volevo diventare calciatore“.

Osimhen, attaccante del Napoli (Ansa)

Eppure l’attaccante del Napoli ha dovuto affrontare anche una sfida difficile derivata da due brutti infortuni, quello alla spalla a novembre 2020 e quello al volto a novembre 2021: “Ho anche rischiato la vita in campo ma sono tornato più forte di prima. Ringrazio Dio ogni giorno e non credo che abbia finito con me. Il premio miglior giovane 2022? E’ un riconoscimento per tutto quello che ho passato“.

Il passato di povertà e sofferenza in Nigeria, ha temprato molto il calciatore di Luciano Spalletti che, nonostante le varie critiche subite nel corso della sua carriera, è sempre andato avanti: “Ho dovuto superare ostacoli, odio e pugnalate alle spalle. Quando in Belgio fui rifiutato da due squadre, dicevano che non sarei mai arrivato e oggi sento dire che non supererò certi standard o che durerò un altro paio di stagioni. Non bado alle chiacchiere“.

Marco Di Nardo

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