Il Milan si trova davanti al nodo sul rinnovo di Leao. Un ospite della diretta di TvPlay, però, ha chiarito lo scenario che spaventa i tifosi.
Dopo la sconfitta contro l’Arsenal, il Milan di Stefano Pioli, ancora privo degli ultimi due impegnati al Mondiale, Theo Hernandez e Olivier Giroud, giocherà altre due amichevoli. Liverpool prima e PSV poi serviranno alla squadra per prepararsi al meglio alla ripresa della Serie A, il 4 gennaio, contro la Salernitana.
Gennaio, poi, significa anche calciomercato, con i tifosi che si chiedono cosa riserverà al club rossonero. Un tema che nella diretta di ieri di TvPlay gli ospiti hanno discusso grazie all’intervento di Luca Bianchin, della Gazzetta dello Sport. Oltre all’operazione che porterebbe a Milano Marco Sportiello, però, le frasi del giornalista portano ad un riflessione più ampia sulla direzione data dalla dirigenza, in particolar modo da Paolo Maldini e Frederick Massara.
Milan, nodo rinnovo per Leao: la ricostruzioni di Bianchin
- Il focus è andato, più che sulle chance degli acquisti in casa Milan, sul capitolo rinnovi, che si fa sempre più incombente per la dirigenza, ma anche per i tifosi. I nomi in ballo, d’altronde, sono davvero pesanti: Ismail Bennacer e Rafael Leao, che ha trovato nel frattempo un impiego non proprio soddisfacente nel Mondiale in Qatar.
“È complicata la situazione di Leao, lui vuole parlare col Milan il prima possibile. Mi sembra complicata anche la questione di Bennacer. La possibilità che arrivi un’offerta per Leao è invece concreta”, ha fatto sapere Bianchin, con l’ultima frase che ha certamente creato apprensione tra i supporters. Al di là dello scenario dell’addio del gioiello portoghese, che sembra un’eventualità ancora remota a gennaio, la riflessione va infatti condotta su quello che è l’atteggiamento del Milan in materia di rinnovi, a maggior ragione dopo quanto visto nella prima parte di stagione.
Lo scenario mette alla prova le strategie del club
Il Diavolo è infatti abituato a dettare le proprie condizioni al tavolo delle trattative. Una politica che è d’altronde molto legata alla grande attenzione ai conti. Il nodo è sempre stato relativo alle cifre, ed ha già allontanato dal Milan Gianluigi Donnarumma e Franck Kessié. Due pedine fondamentali degli ultimi anni, tanto quanto lo sono oggi Leao e Bennacer.
Il punto, però, è anche la durezza della linea pensata da Maldini e Massara. Questa viene presa a modello oggi in Italia, a maggior ragione dopo il grandioso cammino verso lo scudetto dello scorso anno di Pioli. Il confine, tuttavia, è sottile. Ed i primi malumori sono emersi già – tra i tifosi – negli episodi in cui alla squadra è stata riconosciuta minore solidità, adducendo come “colpa” il fatto di non aver tenuto a tutti i costi Kessié nell’organico.
C’è ancora tempo per trattare, data la scadenza dei contratti di Leao e Bennacer nel 2024. Il Milan, però, sembra davanti ad un bivio. Se davvero le trattative si fanno complicate, arriverà presto il tempo di fare delle scelte. Uno strappo alla regola e ai conti per tenere entrambi o uno dei due giocatori, oppure la necessità di ascoltare proposte per evitare di perdere ancora due elementi di valore a parametro zero.
“A 120 milioni non lo si può tenere per motivi economici, poi non ci dimentichiamo che c’è la questione Sporting Lisbona“, ha detto Bianchin. Una ricetta perfetta, a priori, non esiste. Con una star come l’esterno lusitano, però, ogni scelta ha i suoi rischi, ed ogni piccolo dettaglio può fare la differenza.