Inchiesta Juventus, la società bianconera attende l’udienza: qual è la strategia del club

La Juventus è al centro dell’inchiesta e valuta nuove mosse per far valere le proprie ragioni: qual è il motivo per il quale l’ambiente sarebbe così sereno.

La bomba è praticamente scoppiata da settimane e la Juventus dell’ex presidente Andrea Agnelli è di nuovo al centro di un nuovo presunto scandalo. Spuntano intercettazioni e novità che certamente dovranno essere appurate nelle sedi opportune. I dettagli non mancano di certo e adesso emergono novità su una vicenda ancora tutta da accertare.

Agnelli inchiesta Juventus
Agnelli e la novità sull’inchiesta della Juventus (ANSA)

Il club non si sarebbe ancora esposto sulla vicenda per dei motivi ben precisi, in attesa specialmente della prima udienza che si terrà nei primi mesi del 2023. L’obiettivo sarà proprio quello di spostare il procedimento dalle sedi della giustizia di Torino a quelle di Roma o Milano.

Inchiesta Juventus, le strategie da adottare

Il club bianconero ha deciso di non esporsi, così da non offrire dettagli sulla strategia difensiva da adottare nelle sedi opportune. Il club bianconero ha preferito infatti non rilasciare alcune dichiarazioni, se non presentati i progetti di bilancio d’esercizio, così come altri dettagli. Nel caso specifico, inoltre, la Juventus non sarebbe così preoccupata per l’inchiesta. A riportare la notizia è Tuttosport che parla di manovra stipendi e plusvalenze.

Andrea Agnelli Juventus
L’inchiesta della Juventus con Andrea Agnelli al centro della vicenda (ANSA)

La società sarebbe dell’idea che le plusvalenze siano da considerare parte integrante del sistema. La Consob avrebbe infatti contestato la natura giuridica della questione, non l’eventuale artificio fraudolento. Per quel che riguarda invece gli stipendi, sempre secondo il quotidiano sportivo, sarebbe da contestualizzare la situazione emergenziale in piena pandemia. “L’eventuale errore sarebbe riferibile esclusivamente alla collocazione temporale delle poste“.

A tal riguardo, inoltre, la Consob non avrebbe trasmesso alcuna notizia di reato, cosa riscontrabile quando si verificano reati di falso in bilancio, così come previsto dalla legge. In questo caso, infatti, emergerebbero dei profili di non conformità dettati da interpretazioni differenti fra Consob e la Juventus.

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