Juventus, come sarebbe con Giuntoli DS: che squadra per Allegri

La Juventus pensa al grande colpo per la dirigenza, che squadra avrebbe ora Allegri se ci fosse stato già Giuntoli del Napoli come DS.

La Juventus ha diverse caselle da riempire per ricomporre il suo organigramma. Si sono sentiti tanti nomi, anche con diversi ex-campioni che darebbero sicuramente un senso di maggior appartenenza e garanzia al popolo juventino, molto disorientato negli ultimi tempi. S’è parlato di Del Piero, di Chiellini, ma tra le figure necessarie per ripartire ci si interroga soprattutto su chi potrebbe essere il nuovo direttore sportivo bianconero. Il nome più “rumoroso” tra quelli usciti fuori è sicuramente uno, quello di Cristiano Giuntoli, attualmente al Napoli.

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Juventus, come sarebbe con Giuntoli DS: che squadra per Allegri (TVplay.it)

La Juventus deve ripartire da zero o dalle macerie dopo il terremoto dell’inchiesta della magistratura sui casi relativi a plusvalenze, stipendi e bilanci. I fatti emersi hanno portato alle dimissioni in tronco di quasi tutta la dirigenza bianconera, dal presidente Agnelli a tutti i punti di riferimento che hanno costruito la squadra che si è laureata campione d’Italia per ben 9 volte di seguito.

Ora dunque si pensa a nuove figure di livello per rilanciarsi e tra queste c’è quello che con ogni probabilità risulta essere ad oggi il miglior direttore sportivo del campionato italiano, Cristiano Giuntoli. Ovviamente non sarà facile strappare il DS partenopeo a De Laurentiis, ma sul valore del dirigente ci sono davvero pochi dubbi.

La Juventus di Giuntoli, più forte e con meno spesa

Quello che stiamo per fare è chiaramente un parallelismo molto “fantacalcistico”, ma che può dare un’idea piuttosto chiara di che tipo di lavoro potrebbe fare un DS come Giuntoli nella Juventus. Paragonando l’ultima campagna acquisti del Napoli a quella dei bianconeri, esaminiamo gli investimenti dell’una e dell’altra nei ruoli in cui entrambe le squadre si sono mosse per effettuare degli innesti.

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Juventus, delusione Di Maria (TVplay.it)

Nel ruolo di difensore centrale ad esempio la Juventus è andata sul sicuro con Bremer, ma questa sicurezza è anche costata 41 milioni di euro, contro i 20 che Giuntoli ha fatto spendere a De Laurentiis per Kim. Ad oggi però la miglior difesa della Serie A è proprio quella bianconera, sebbene gli azzurri di Spalletti siano primi con + 10 punti sulla Juventus.

Sulla mediana ci sono 2 prestiti con diritto importanti, Ndombélé in azzurro e Paredes in bianconero. Il diritto di riscatto vedrebbe una spesa di poco maggiore da parte del Napoli, ma in questo caso c’è anche da dire che mentre i due centrali di difesa sopracitati sono quasi coetanei, qui il francese, oltre ad essersi inserito meglio ed essere stato impiegato maggiormente, è anche più giovane dell’argentino di 3 anni.

L’autogol della Juve: usato non garantito

Impietoso il raffronto per quanto riguarda il ruolo di ala sinistra, a parità di spesa, anzi con 2 milioni in più rispetto a quanto speso dal Napoli, la Juventus s’è portata a casa il 30enne Filip Kostic. Giuntoli invece ha regalato a Spalletti il crack assoluto di inizio campionato, Khvicha Kvaratskhelia, 21 anni e 6 gol più 7 assist finora in 12 presenze al primo anno di Serie A, con i tifosi napoletani che già lo chiamano Kvaradona e non serve aggiungere altro.

Ingiudicabile per ora l’operazione Pogba, ma il raffronto dall’altra parte è con uno che fa decisamente la differenza. Anguissa infatti ormai è un punto fermissimo dello scacchiere spallettiano, mentre il francese è tornato alla Juve tra i dubbi ed in cerca di riscatto dopo la parentesi a dir poco opaca a Manchester.

L’attacco e l’esempio emblematico

Il grande problema della campagna acquisti bianconera quest’anno però è stato l’usato “non garantito”. Ovvero quei nomi altisonanti e già affermati che però ad oggi non hanno reso come si sperava, seppur per motivi differenti. Su Angel Di Maria si è scritto e parlato tanto, culminando con i sospetti che si sia solo voluto mettere in forma per il Mondiale a fronte di un impegno non proprio totale per la causa bianconera.

Un epilogo che in molti avevano previsto e sebbene sia arrivato gratis, il Napoli davanti ha fatto decisamente meglio investendo su Raspadori. L’ex-Sassuolo è arrivato in prestito oneroso con diritto, che con ogni probabilità eserciterà, facendo sì che i partenopei si ritrovino oltretutto con un capitale dal valore in aumento.

Forse però l’esempio più emblematico è su come le due società si sono mosse per coprire la non banale posizione della riserva per l’attaccante titolare. Il Napoli infatti ha avuto ragione nel puntare sulla voglia di mettersi davvero in gioco del Cholito Giovanni Simeone, che sta ripagando la fiducia a suon di gol. La Juventus invece per trovare il vice-Vlahovic ha ripiegato, per ironia della sorte, su uno scarto proprio del Napoli.

Arkadiusz Milik è infatti arrivato in prestito dal Marsiglia dopo che il Napoli l’ha ceduto a titolo definitivo, ma qualora i francesi lo rivendessero (il riscatto con la Juve è fissato a 10 milioni) De Laurentis andrebbe anche a guadagnare il 20% sull’eventuale cessione.

 

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