Ibrahimovic, che mette nel mirino il derby di Supercoppa italiana, lancia un avvertimento a Romelu Lukaku: “Spero che…”
A 41 anni suonati Zlatan Ibrahimovic non ha alcuna voglia di appendere le scarpe al chiodo e di godersi l’immensa fortuna che una lunga carriera ricca di successi gli ha consentito di accumulare nel corso degli anni. Come un vero highlander, Ibra sente ancora “lo spirto guerriero c’entro gli rugge“, parafrasando l’epilogo del celebre sonetto “Alla sera” di Ugo Foscolo.
Infatti, anche se è ancora ai box dopo l’intervento chirurgico in artroscopia al ginocchio sinistro per risolvere una volta per tutte l’instabilità della predetta articolazione attraverso la ricostruzione del legamento crociato anteriore, con rinforzo laterale e riparazione meniscale, ha messo nell’obiettivo il derby di Supercoppa italiana contro l’Inter, in programma il 18 gennaio 2023 a Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita.
Non solo. Il fuoriclasse rossonero, attraverso l’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport”, ha anche, per così dire, lanciato il guanto di sfida a Romelu Lukaku, altro atteso protagonista della 35esima edizione della Supercoppa italiana che per la dodicesima volta verrà assegnata fuori dall’Italia: “Spero di essere in campo contro l’Inter ma chissà. Lukaku? Niente da dirgli, spero che stia bene e che possa esserci. Lo stesso augurio che mi faccio“.
Un colloquio, quello con la “rosea”, che ha abbracciato tutti i temi dell’attualità calcistica, con un occhio ai grandi talenti che si sono messi in mostra in questo primo scorcio di stagione in cui lo svedese ha dovuto recitare un ruolo insolito per lui, quello dello spettatore.
Ebbene, anche nei panni del talent scout lo svedese si conferma un fuoriclasse. Chi lo ha letteralmente stregato, ça va sans dire, è il fenomenale georgiano del Napoli, Khvicha Kvaratskhelia. “Kvara mi ha colpito“, ha ammesso senza giri di parole lo svedese.
Del resto, tra campioni ci si riconosce subito in quanto, anche se appartenenti a culture e generazioni differenti, i talenti parlano la stessa lingua, quella del calcio. Comunque, Ibrahimovic ha avuto parole al miele anche per un suo compagno di squadra: “Leao è di un altro livello, sopra la media. Gli manca uno step: lo farà solo quando si convincerà pienamente delle sue capacità. Oggi nemmeno lui sa davvero quanto è forte. Allora farà davvero paura. E il prezzo salirà“. E se lo dice Ibra, che di talenti se ne intende, allora c’è da crederci.
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