Petkovic ha siglato un gol fondamentale contro il Brasile. Non tutti sanno, però, che è il pupillo di un grande ex della Serie A.
Entrato al minuto 72′ per sostituire Andrej Kramaric, Bruno Petkovic ha vissuto il più grande momento della sua carriera, ieri, in Qatar. Al 117′, grazie anche alla deviazione di Marquinhos, la sua conclusione ha regalato l’insperato pareggio alla Croazia, poi vittoriosa contro il Brasile ai rigori. Il trionfo croato passa così da un eroe davvero insospettabile, entrato dalla panchina dopo che la squadra aveva faticato a livello offensivo.
Anche l’attaccante ventottenne della Dinamo Zagabria, in realtà, aveva avuto delle difficoltà. Sulla grande giocata di Luka Modric, e poi sulla palla al centro di Mislav Orsic però ha avuto l’enorme merito di farsi trovare pronto, da vero rapace d’area. Ai meno esperti, in effetti, le sue qualità ed il suo nome erano assolutamente sconosciuti. In pochi, d’altronde, ricordano la sua avventura nel calcio italiano, durante la quale ha stregato un allenatore che lo ha elevato al di sopra di giocatori come Antonio Di Natale e Diego Milito.
Dopo molto girovagare, Petkovic ha infatti completato il percorso giovanile nel Catania, nella stagione 2012/13. In Sicilia resterà anche l’anno successivo totalizzando 5 presenze in Serie A, ma senza convincere. Così, per lui inizierà una serie di prestiti tra Lega Pro e Serie B: Varese (1 gol in 8 partite), Reggiana (4 gol in 16 partite) e Virtus Entella (1 gol in 13 partite).
La migliore avventura nel nostro paese, però, sarà quella nella stagione 2016/17, in Serie B con il Trapani. Saranno 35 le sue presenze, con 10 gol pesantissimi per una squadra, quella guidata da Serse Cosmi, che fallirà la promozione in Serie A solamente ai play-off, contro il Pescara. Il croato, però, lascerà un segno indelebile nel cuore dei tifosi e nella mente di Cosmi, che – ha raccontato in passato – “è stato l’unico a cambiare una squadra”.
“Petkovic è l’unico precedente a riguardo”, ha detto. “Non mi era mai capitato qualcosa del genere ed ho allenato Muriel, Cuadrado, Di Natale, Miccoli, Milito, Liverani, Grosso, Zé Maria, Materazzi, Gattuso, Nakata, Kalac e tanti altri. Tutti dei campioni straordinari, però Petkovic è stato quel tipo di giocatore”. Dopo quell’esperienza, la punta classe 1994 riuscirà anche a tornare in Serie A, con le maglie di Bologna e Verona.
Niente, in ogni caso, è paragonabile alla gioia vissuta ieri, in una serata che l’ha fatto entrare nella storia del calcio croato. Zlatko Dalic si è fidato di lui, e Petkovic ha risposto presente. I suoi compagni, poi, hanno fatto il resto ai calci di rigore. Ed anche se in Italia ha avuto poca fortuna ad alto livello, e le parole di Cosmi sembrano incomprensibili per molti, l’ex Trapani si è preso una rivincita davvero suggestiva al Mondiale, contro la squadra che da tutti era data per favorita.
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