Neymar ha fallito nuovamente col Brasile l’assalto ai Mondiali: l’ennesima delusione del fuoriclasse del PSG apre ancora il dibattito.
Il Brasile è clamorosamente uscito ai quarti di finale dei Mondiali, dove sulla carta appariva la grande favorita per la vittoria insieme alla Francia. Una maledizione per i verdeoro che ancora una volta falliscono l’assalto alla coppa, uscendo anticipatamente dalla competizione senza nemmeno arrivare all’ultimo atto. Un incubo anche per Neymar, protagonista dell’ennesima delusione della sua controversa carriera.
Il successore della dinastia Messi-Cristiano Ronaldo doveva essere Neymar, da tutti proclamato come il nuovo fenomeno del calcio mondiale. Un predestinato che ha avuto subito tantissimo successo da giovane ma poi non è riuscito a confermare fino in fondo le grandi aspettative nei suoi confronti.
Tra problemi fisici e anche sfortuna la stella brasiliana ha avuto una costante flessione a livello di rendimento ma soprattutto di vittorie. Una bacheca personale di tutto rispetto ma, arrivato all’età di 30 anni, non ha ancora vinto il Pallone d’Oro e soprattutto l’unica Champions League rimane quella alzata nel lontano 2015 col Barcellona.
Neymar, l’incubo continua: si riapre l’eterno dilemma
Nella storia del calcio ci sono stati tantissimi fuoriclasse ma in pochi sono diventati dei campioni. Una categoria ristretta riservata soltanto ai migliori giocatori di sempre, tra cui probabilmente non rientrerà Neymar. La maggior parte di tifosi e addetti ai lavori credeva che il prodotto del Santos avrebbe potuto ripercorre le orme di mostri sacri come Pelé o Ronaldo.
A livello di numeri O’Ney è riuscito a raggiungere la leggenda verdeoro, toccando quota 77 gol e diventando a pari merito il miglior marcatore della sua Nazionale proprio contro la Croazia. Una rete storica ma allo stesso tempo infelice perché inutile ai fini della qualificazione, impedita dal pareggio di Petkovic e dagli errori nella lotteria dei rigori.
Un’illusione durata pochi minuti prima di veder infrangere un’altra volta il sogno di una vita, quella di portare la coppa del mondo a casa. Un traguardo importante e molto sentito dall’attaccante del PSG che era riuscito anche a recuperare in tempi record dopo l’ennesimo infortunio alla caviglia. La sua perseveranza però non è bastata e, nonostante non abbia avuto tutte le colpe, è rimasto ancora a mani vuote facendo riaprire il dibattito sull’effettiva dimensione di un calciatore speciale ma più volte sconfitto sul più bello, recentemente anche con i parigini.