In Olanda e non solo, la gestione Van Gaal non convince. Nel quarto di finale contro l’Argentina però, può arrivare la svolta decisiva
Stasera alle 20, Olanda e Argentina scenderanno in campo nel secondo quarto di finale del Mondiale in Qatar. Una sfida, come spesso accade a questi livelli, dal sapore storico. Ancor di più se si torna semplicemente indietro di otto anni, quando proprio alla guida di Louis Van Gaal gli Oranje si arresero solamente ai calci di rigore.
Lo ricorda bene il tecnico, che è convinto ancora di poter imbrigliare Lionel Messi, cercando questa volta di vincere. “Possiamo vincere il Mondiale“, ha anche detto, dando grande fiducia ai suoi ragazzi. Fiducia che invece sembra mancare tra i tifosi e tra tanti addetti ai lavori, per questo – senza troppo da perdere – l’Olanda vuole dare la svolta decisiva al suo Mondiale.
Mondiale, Van Gaal contro tutti: ai quarti il momento decisivo
“L’Olanda è criticatissima, anche in conferenza. Gli hanno detto che è troppo difensivo“, ha riferito la giornalista del Corriere della Sera Arianna Ravelli, ospite nella diretta di TvPlay. Malumori generali, dunque, derivati probabilmente anche dallo striminzito pareggio nel girone contro l’Ecuador. Eppure, la squadra si è qualificata ai quarti con un sonoro 3-1 sugli Stati Uniti.
Contro l’Argentina, l’obiettivo è di nuovo fermare Messi. E la squadra di Van Gaal non potrà più nascondersi. Fino ad ora, nei numeri, lo “stile difensivo” non trova particolare riscontro nei numeri: d’altronde, l’Olanda ha fatto segnare 8 gol. È vero che Portogallo, Inghilterra, Francia e Spagna hanno più gol all’attivo, ma gli iberici sono già fuori, e la squadra può comunque vantare un attacco migliore di quello del Brasile (7 reti), da tutti considerato il grande favorito alla vittoria finale. Ed esattamente come i verdeoro, sono solo 2 le volte che il portiere olandese è stato battuto.
Per tradizione, l’Olanda è una squadra tendente al gioco offensivo. Nonostante questo, però, la compattezza rimane qualità fondamentale per fare strada in un Mondiale. Una peculiarità del genere, poi, sembra quella giusta per fronteggiare l’Argentina, che proprio contro una squadra difensivamente organizzata come l’Arabia Saudita ha giocato la sua peggior partita di questo Mondiale. Gli assi nella manica, anche per sfoderare una prestazione brillante in attacco, non mancano di certo a Van Gaal, che ha sete di vendetta, a costo di risultare un po’ presuntuoso nelle conferenze stampa.