Cristiano Ronaldo, Mondiale a due facce: tutti i segnali del tramonto di una leggenda

Il Mondiale sta svelando le due facce di Cristiano Ronaldo, parso in un inesorabile declino. Oggi pare il prigioniero del suo stesso passato.

Un solo gol ed un ottavo di finale passato per gran parte del match in panchina. Non si può dire che fosse questo, il Mondiale che Cristiano Ronaldo si aspettava di vivere. Sulla sua esclusione dai titolari nel match contro la Svizzera, continuano ad esserci dubbi. Chi parla di una scelta tecnica, con un Gonçalo Ramos autore poi di 3 gol, e chi parla di una punizione per il comportamento avuto dopo la sostituzione nel match contro la Corea del Sud.

Cristiano Ronaldo, Mondiale a due facce: tutti i segnali del tramonto di una leggenda
Cristiano Ronaldo, Mondiale a due facce: tutti i segnali del tramonto di una leggenda (Ansa)

Sui social continua ad incoraggiare i compagni, e a smentire – come accaduto anche ieri – il fatto che ci sia stata una frattura. Ma i suoi sguardi e i suoi atteggiamenti comunicano altro. Per un Mondiale a due facce che, come corollario, porta con sé una serie di segnali che indicano il tramonto di quello che resta il miglior goleador di tutti i tempi.

Cristiano Ronaldo sulla via del tramonto: tutti i segni rivelatori dal Mondiale

Cristiano Ronaldo sulla via del tramonto: tutti i segni rivelatori dal Mondiale
Cristiano Ronaldo sulla via del tramonto: tutti i segni rivelatori dal Mondiale (Ansa)

Ci si è talmente abituati, negli anni, alle sue continue reazioni dopo momenti “no”, a suon di gol, che questo Mondiale sembra troppo brutto per essere vero, per lui. E chi era sicuro della sua reazione dopo le polemiche che l’hanno allontanato dal Manchester United, si sta pian piano unendo alla schiera di coloro che invece considerano invece il fuoriclasse di Madeira ineluttabilmente in declino.

A sentire Daniele Adani, “l’atteggiamento è quello giusto”. Ed è vero che per il suo Portogallo CR7 ha pianto, durante l’inno alla prima partita. Così come è anche vero che, per la nazionale, si sta risparmiando una corsa in meno rispetto al solito. Ma nonostante questo, sul volto segnato dal tempo, il suo malessere sembra ben visibile. Esattamente come quello che traspariva, pur celato, sin da giovane, quando un compagno e si prendeva la scena al posto suo.

“Quando il sipario inizia a chiudersi, quando inizi a vedere che non ce la fai più non è facile. Stiamo parlando di uno dei più grandi sportivi, non solo calciatori, della storia”, ha commentato Aldo Cazzullo, ospite nella diretta TvPlay. Un passaggio, quello dell’accettazione, che non sembra ancora avvenuto, in Ronaldo, e che lo limita probabilmente facendolo rendere anche al di sotto di quello che ancora potrebbe oggi.

La parte migliore di Ronaldo vorrebbe stare in panchina e vincere il Mondiale, quella peggiore segnare una tripletta e perdere il Mondiale, ha proseguito Cazzullo. Tutto frutto di quel compromesso che non ha mai trovato, né forse neanche mai cercato. Ma proprio di questo, forse, oggi ne avrebbe un disperato bisogno per regalarsi gli ultimi lampi di gioia, in una competizione in cui ancora non ha mai segnato nella fase ad eliminazione diretta.

Ancora non è troppo tardi, forse, c’è ancora il Marocco, nei quarti di finale. Per tornare in quella semifinale persa 16 anni fa, in cui aveva ancora troppo da dimostrare, e non esisteva alcun narcisistico rifugio, ma solo il campo e la squadra. La via d’uscita, almeno momentanea, può essere il gol. Ma sono sempre meno i compagni ed i tifosi disposti a sopportare il peso che la sua figura ha nello spogliatoio. E a Fernando Santos, già ne ha dato prova, il coraggio di lasciarlo fuori non manca. Il primo segnale, dunque – opposto a tutti quelli dati finora – dovrà partire dallo stesso capitano portoghese.

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