Samira Chabib, rappresentante della comunità marocchina, è intervenuta ai microfoni di calciomercato.it su Tv Play
Gli incresciosi fatti di Verona, dove i tifosi in festa per la vittoria al mondiale del Marocco sono state vittime di un agguato, continuano ad essere al centro delle cronache. TVPlay ne ha parlato con Samira Chabib, rappresentante della comunità marocchina.
SUGLI EPISODI DI VERONA – “Parlare oggi di quello che è successo a Verona mi dispiace. Avrei voluto parlare di verona in modo differente, in modo da portare il bello e non cose negative. Dopo la vittoria del Marocco sono usciti dei ragazzi nati e cresciuti a Verona, non immigrati come si dice, per festeggiare con gli amici come si è sempre fatto. Sino a quando non è arrivato questo gruppo di ragazzini. Non voglio dare nomi, ma hanno fatto una bravata. Quello che è successo ci ha scosso, ma abbiamo evitato il peggio. La comunità è rimasta a casa perché è girato il messaggio di non uscire, che c’erano i ragazzi che stavano facendo disastri. E’ una mafia che a noi non piace vivere. Ci sono dei ragazzini che non hanno nulla da fare. Se fossero impegnati non avrebbero questi pensieri qua. Verona razzista? Non voglio descriverla così. E’ una città che non si apre facilmente. Io ci vivo da tanti anni, se hai la fiducia delle persone vieni apprezzato. Ci vuole tempo e devi dimostrare chi sei giustamente. Non è una città razzista perché se no non vivrei li.”
SUL MONDIALE DEL MAROCCO – “Bellissimo momento che stiamo vivendo. Ne abbiamo bisogno e per fortuna è arrivato. Siamo felici. E’ stata una gioia grande. Aspettiamo sabato. Nessuno pensa più a quello che è successo. Le donne che erano in piazza hanno detto “se dovessimo vincere usciremmo a festeggiare”
SUL MOMENTO – “L’Italia è ormai multiculturale. E’ giusto apprezzare anche queste cose. Qui a Verona c’era una situazione negativa. Dopo la pandemia vogliamo vedere cose positive. Un futuro migliore, senza razzismo o discriminazioni. Spero e penso rimanga un caso isolato. Le forze dell’ordine hanno fatto il loro dovere in modo bellissimo e immediato”
SULL’EPISODIO – “C’è stata stupidità, non razzismo. Quello che viviamo ogni giorni è una vita tranquilla. Quanto successo è un episodio isolato che speriamo rimanga tale”