Juventus sempre di più nell’occhio del ciclone a causa dell’inchiesta della guardia di finanza. Sotto indagine anche alcuni trasferimenti.
Sono giorni complicati in casa bianconera. Dopo Calciopoli e dopo ciò che si è visto negli anni a seguire, nessuno avrebbe mai voluto assistere ad un terremoto del genere all’interno della Juventus. Invece, dopo 16 anni, ritorna il periodo buio per i bianconeri. Tutto è partito da un’inchiesta che riguarda gli ultimi due esercizi del club. Un’indagine che ha portato alle dimissioni dell’intero CDA, ponendo fine una volta e per sempre all’era di Andrea Agnelli.
Adesso si cercherà un cambio di rotta stratosferico, che dovrebbe portare nel lungo periodo ad un cambiamento generale. Un cambio di rotta, di cui nessuno si sarebbe mai aspettato. Invece, così è stato e adesso non resta che attendere per capire quali saranno le prossime mosse societarie. Un nuovo staff amministrativo, che avrà l’arduo compito di fronteggiare al meglio l’inchiesta Prisma che sta portando avanti la procura di Torino.
A pesare notevolmente sul club bianconero, non è solo l’inchiesta relativa alle famose 4 mensilità che i calciatori avrebbero ricevuto nonostante il covid e il presunto accordo raggiunto. A pesare ancora di più sarebbero i trasferimenti e gli scambi avvenuti negli ultimi anni con le varie società. Una serie di movimenti, che avrebbe insospettito non poco la procura di Torino che ora, tramite le indagini, cerca di fare chiarezza su quanto accaduto.
Indubbiamente, le domande a cui rispondere solo tante e le operazioni sotto la lente d’ingrandimento sono in totale 22. Resta il dubbio sul ritorno di Bonucci dopo un solo anno al Milan, così come l’addio di Cancelo. In esame, c’è anche lo scambio tra bianconeri e Barcellona che portò Arthur in Italia e Pjanic in Spagna. Uno scambio alla pari, dal punto di vista economico, ma che desta molti dubbi, dove si dovrà capire soprattutto con quale finalità hanno avuto la stessa valutazione i due giocatori. A non convincere ulteriormente i pm sono anche altre due cessioni: quella di Emre Can e di Muratori.
Due trasferimenti avvenuti da un momento all’altro e con una valutazione che, in quel momento, rischiava di essere fuori mercato. Infine, ci sarà da valutare i rapporti e gli affari conclusi con Lugano, Sampdoria, Sion e Amiens. Quattro società con cui quella di Agnelli ha fatto molti movimenti e di cui si dovrà discutere per capire se è stata una collaborazione lecita oppure dietro c’era un altro fine. Dunque, situazione poco positiva per Agnelli e company, che adesso dovranno rispondere di varie accuse e spiegare quanto accaduto in questi ultimi anno. Soprattutto, servirà far luce anche sul motivo che li avrebbero spinti a gestire in questo modo la società. Un aspetto da considerare e molto importante, anche per capire realmente qual è stata la gestione economica della società e del valore che attribuivano ad ogni singolo calciatore. Valutazioni elevate che, se da un lato hanno fatto bene al bilancio, dall’altro hanno indotto la procura ad aprire un’indagine.
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