Terremoto Juventus, altro che Calciopoli: le parole che allarmano i tifosi. Il club bianconero è in attesa delle mosse di giustizia ordinaria e sportiva
Il clima che si respira in casa Juventus, dopo il terremoto che ha di fatto decapitato il vertice della società con le dimissioni del presidente Andrea Agnelli e dell’intero consiglio di amministrazione, è quello di un’angosciosa attesa. Si aspettano le decisioni dei due rami della giustizia, ordinaria e sportiva e le determinazioni della Camera di Controllo dell’UEFA in merito alle ventilate ipotesi di reato formulate dalla Procura della Repubblica di Torino.
I tempi si preannunciano piuttosto lunghi, perlomeno per ciò che riguarda la giustizia ordinaria. Tra gennaio e febbraio 2023 invece dovrebbero giungere le determinazioni della Procura Federale e dell’UEFA, in vista di eventuali deferimenti o sanzioni. In molti tra tifosi e addetti ai lavori si domandano se questo presunto nuovo terremoto giudiziario sia simile alo scandalo delle intercettazioni che scoperchiarono il cosiddetto ‘sistema Moggi’ con cui l’ex dg bianconero controllava, di fatto, il settore arbitrale.
A tal proposito è intervenuto nel corso della diretta di Calciomercato.it ai microfoni di TvPlay il giornalista Tancredi Palmeri che ha lanciato un vero e proprio allarme, sostenendo come questa vicenda sia addirittura più grave della stessa Calciopoli.
“I processi contano e basta. Si stanno portando avanti i processi e le sentenze conteranno. Ci sono delle intercettazioni, che non sono dei sentito dire, che portano a un livello differente rispetto a Calciopoli, così come c’è un livello differente per quanto riguarda i reperti, che orientano in un certo senso anche il giudizio. Le mail, i messaggi dei giocatori, ma soprattutto dalle intercettazioni traspaiono delle cose che poi chiaramente andranno verificate, ma che fanno andare già un po’ oltre”.
Secondo Tancredi Palmeri lo scenario appare decisamente fosco: “Ci sono quattro stipendi non messi a bilancio, così come è evidente, anche se il filone che conta più di tutti è quello degli stipendi, il filone che rischia di rientrare dalla finestra è quello delle plusvalenze. Poi sono d’accordo che è difficile determinare un valore di un giocatore, però nel momento in cui nell’intercettazione stessa si parla di valori per andare ad alterare il bilancio”.
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