In diretta su TvPlay, un ospite d’eccezione ha detto la sua sullo scenario della retrocessione per la Juventus: la condizione è chiarissima.
La vicenda relativa all’inchiesta sulla Juventus, dalla manovra stipendi alle plusvalenze, continua ad arricchirsi di capitoli grazie alle intercettazioni ed all’analisi di esperti, quantomeno in relazione a quello che è il materiale fino ad oggi a noi accessibile. In attesa di sapere dunque se il processo ci sarà, a livello della giustizia ordinaria, è bene anche focalizzarsi sul lato sportivo della vicenda.
Con la richiesta di visionare gli atti della Procura di Torino, la FIGC è ora pronta a riaprire a sua volta un’inchiesta, allarmando tutto il mondo bianconero. Grava, su quest’ultimo, il fantasma di Calciopoli, nonostante le possibili infrazioni in esame siano di diversa natura. Ai tempi, la Vecchia Signora venne retrocessa in Serie B. Uno scenario che sui giornali qualcuno ha paventato, e sul quale Marco Bellinazzo, ospite nella diretta di TvPlay, ha voluto fare chiarezza.
Juventus, pericolo retrocessione? Bellinazzo fa chiarezza in diretta
Da esperto di economia, ed in particolare di economia applicata al calcio, il giornalista ha illustrato la situazione ed i rischi della Juventus senza lanciarsi in effettive previsioni, perché “bisogna avere tutti i dati per i giudizi“, ha detto. “C’è da capire dal punto di vista tecnico-contabile se tutto quel discorso fatto sulla manovra stipendi sia stato poi contabilizzato tempestivamente e correttamente come la Juventus ritiene di aver fatto o se ci sono irregolarità come ritengono Procura e Consob”, ha poi aggiunto.
Da qui la chiarezza sul capitolo “retrocessione” che “avverrebbe solo nel momento in cui fosse verificato che senza quei soldi la Juventus non sarebbe stata in grado di iscriversi”. Un’eventualità non ancora verificabile, ma che – dati i recenti aumenti di capitale della proprietà – sembra marginale a Bellinazzo. Il punto focale della vicenda, ad oggi, sembra quello della manovra stipendi, del potenziale falso in bilancio e delle false informazioni. Una strada che potrebbe complicare la vicenda anche visto il fatto che la Juventus rimane, ad oggi, una società quotata in borsa.